CASTROVILLARI Si è riservato la decisione il gup del Tribunale di Castrovillari, Annamaria Grimaldi, a conclusione dell’udienza per decidere sull’opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura in merito alla morte del calciatore Donato Denis Bergamini, deceduto, in circostanze mai del tutto chiarite, il 18 novembre 1989 lungo la statale 106, all’altezza del comune di Roseto Capo.
«Se il gip dovesse accogliere la richiesta di archiviazione – ha detto a fine udienza l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia Bergamini – continueremo in autonomia a fare gli accertamenti che abbiamo richiesto, cioè le indagini immunoistochimiche sui preparati in formalina dei resti del povero Denis che possono datare le lesioni e la tac tridimensionale, riesumando il corpo. Elementi che potrebbero togliere ogni dubbio sulla vitalità o meno delle lesioni. Ma ci sono anche altri elementi quali il sormontamento lento descritto dai consulenti del pm e dai Ris, secondo i quali le modalità non coinciderebbero con un impatto accidentale. Inoltre secondo i tecnici Denis era già morto o in limine vitae. Questo caso merita di essere trattato in dibattimento e se così non fosse si potrebbe parlare di negata giustizia». «Siamo rimasti male per il fatto che la Procura di Castrovillari si sia opposta alla nostra richiesta di ulteriori elementi di indagini medicolegali», ha proseguito Anselmo in merito alla possibilità di effettuare nuovi esami chimici sui reperti istologici di Danis Bergamini. «Si tratta di indagini – ha aggiunto il penalista – che possono fugare ogni dubbio. Per questo non comprendiamo l’opposizione della Procura perché se c’è una possibilità di arrivare alla verità bisogna seguirla e ci pare strano che un procuratore, che è uomo dello Stato, si rifiuti».
x
x