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"Campanella", a giugno la sentenza sul fallimento

CATANZARO È slittata a giugno prossimo la decisione del Tribunale di Catanzaro in merito all’istanza di fallimento della Fondazione Campanella, presentata qualche settimana fa dalla Procura del cap…

Pubblicato il: 24/02/2015 – 16:43
"Campanella", a giugno la sentenza sul fallimento

CATANZARO È slittata a giugno prossimo la decisione del Tribunale di Catanzaro in merito all’istanza di fallimento della Fondazione Campanella, presentata qualche settimana fa dalla Procura del capoluogo. Si aggiunge quindi un altro capitolo all’infinita storia del polo oncologico nato dalla sinergia tra Regione Calabria e Università “Magna Graecia”, con questa che è stata una giornata ricca di avvenimenti.
Mentre il giudice prendeva la decisione di non decidere, infatti, il presidente della Regione Mario Oliverio, incontrava le organizzazioni sindacali della Fondazione per discutere delle prospettive dei lavori all’indomani del decreto di estinzione emanato dalla Prefettura di Catanzaro, l’atto con cui si mette fine all’attività della “Campanella”. All’incontro, durante il quale si è stabilito di costituire un tavolo di confronto permanente tra Regione e organizzazioni sindacali per seguire e monitorare l’evoluzione della vicenda, è seguita una breve assemblea permanente di una cinquantina di dipendenti, intenzionati a rimarcare, ancora una volta, le proprie difficoltà.

Da segnalare qualche attimo di tensione conseguente all’intervento della Digos e dovuto agli animi esasperati da anni di promesse puntualmente disattese, anche se poi la situazione è tornata alla normalità dopo un paio d’ore.
Questa mattina si sono anche conclusi gli interrogatori, da parte dei pm Dominijanni e Viscomi, degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sui bilanci dell’ente che ha portato alla richiesta di fallimento. Sono stati ascoltati Franco Scarpino, commercialista e revisore dei conti, e Giovanna Natale.
Ma le notizie sulla Fondazione non si esauriscono qui, perché da quanto è scritto nel decreto di estinzione firmato ieri dal prefetto Luisa Latella, le responsabilità del fallimento della “Campanella” ricadrebbero interamente sulla Regione Calabria, rea di non aver corrisposto (o di averlo fatto solo in parte) i fondi annualmente previsti dall’accordo-quadro con l’ente stesso.
Non solo: la Regione non avrebbe dato seguito a quanto stabilito con la delibera 395 del 6 ottobre scorso. Verrebbe da definirla una delibera-farsa dal sapore vagamente elettorale (di lì a 45 giorni si sarebbe andati al voto regionale), sottoscritta da tutta la giunta Scopelliti guidata in quel momento dalla presidente facente funzioni Antonella Stasi. Nel documento, la Regione, oltre ad ammettere le proprie mancanze nei confronti della Fondazione e quindi di essere responsabile dello stato d’insolvenza della stessa, conferma sì la volontà di destinare 29 milioni di euro alla “Campanella” per chiudere la transazione con i creditori, rimandando tutto però agli esercizi 2015-2016 a causa della mancanza di fondi disponibili, nonostante il tempo per pagare i debiti con le case farmaceutiche sarebbe scaduto a fine marzo 2015.
Infine, nei prossimi giorni, il Tribunale di Catanzaro dovrà nominare il commissario liquidatore, che dovrà provvedere alla gestione della crisi finanziaria, mentre l’attuale presidente Paolo Falzea rimarrà in carica per la gestione ordinaria.

 

Alessandro Tarantino

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