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L'intersindacale dei medici: in piazza per l'Annunziata

COSENZA L’intersindacale dei medici dell’Annunziata, che da oltre un anno, nell’esclusivo interesse di tutelare i cittadini, sta denunciando le gravi carenze organizzative, strutturali e la ma…

Pubblicato il: 25/02/2015 – 16:11

COSENZA L’intersindacale dei medici dell’Annunziata, che da oltre un anno, nell’esclusivo interesse di tutelare i cittadini, sta denunciando le gravi carenze organizzative, strutturali e la mancanza di personale sanitario all’ospedale civile di Cosenza che rendono sempre più difficile la garanzia di cure adeguate per gli utenti, ha proclamato uno sciopero del personale, che fatte salve le urgenze, incrocerà le braccia per tutta la giornata di domani. “L’assenza da mesi di un commissario alla sanità con pieni poteri – è scritto in una nota congiunta di Cgil, Cisl, Uil, Anaao, Fassid, Cimo, Aaroi, Anpo, Ascoti, Fialsi medici – non consente di mettere in campo nessun tipo di strategia per migliorare l’assistenza e le condizioni di surplus lavorativo di medici e paramedici e ogni giorno che passa mette ulteriormente in ginocchio la già disastrata situazione della sanità cosentina. I medici ospedalieri chiedono alle istituzioni competenti nuove forze lavoro, specie nei reparti dell’emergenza-urgenza per fronteggiare le richieste e il diritto di salute dei cittadini che si rivolgono all’ospedale. La perdita dei diritti sanitari da parte dei cittadini è stato il motivo principale che ha indotto l’Intersindacale dei medici dell’Annunziata a una lunga ed estenuante battaglia per la riqualificazione e il rilancio della struttura ospedaliera”.

Il 2014 – prosegue la nota – è stato l’anno della denuncia, quello in cui è stata focalizzata l’attenzione sul presunto “risanamento economico” della sanità calabrese, che ha provocato non solo un progressivo processo di asfissia del sistema e di riduzione dei servizi ai cittadini, ma ha anche privato di futuro una generazione di medici, a causa del blocco delle assunzioni, e ipotecato il futuro dell’ospedale, rallentando lo sviluppo della moderna medicina, della ricerca, della innovazione, della formazione, della sicurezza. Tale regressione ha inevitabilmente peggiorato le condizioni di lavoro di noi operatori con ore in più non pagate e ritmi e carichi di lavoro che ogni giorno che passa possono mettere a rischio la sicurezza e l’efficienza delle cure. Di fronte a questa situazione, diventata, negli ultimi mesi sempre più insostenibile e alla disattenzione istituzionale nei confronti della Calabria la cui sanità langue a causa della mancanza di un commissario per il rientro dal debito sanitario, il personale ospedaliero, che ha invitato i cittadini a scendere in piazza si radunerà davanti ai cancelli dell’Annunziata per portare all’attenzione dei cosentini le gravi problematiche organizzative, strutturali e le drammatiche carenze di personale sanitario del nosocomio.

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