LAMEZIA TERME Rischia di deflagrare lo scontro tra la Sorical e i Comuni non in regola con i pagamenti per la fornitura idrica ricevuta.
Dalla prossima settimana scatteranno le prime misure nei confronti di circa quaranta enti calabresi con la riduzione della portata idrica erogata. Una misura drastica per intimare agli enti i pagamenti, regolarizzando le loro pendenze, e per recuperare i crediti. Ecco la liste nera dei Comuni colpiti: Paola, Scalea, Montepaone, Soverato, Dipignano, Marano Principato, Belvedere Spinello, Cirò Marina, Lamezia Multiservizi spa, Soveria Mannelli, Locri, Consorzio Acquedotto Vina Palmi, Seminara, Condofuri, Scilla, Castrovillari, Spezzano Albanese, Tropea, Vibo Valentia, Amantea, Belvedere Marittimo, Bianchi, Bova Marina, Carpanzano, Caulonia, Cropani, Davoli, Firmo, Francavilla Marittima, Gioiosa Jonica, Joppolo, Mangone, Motta San Giovanni, Oppido Mamertina, San Ferdinando, San Sosti e Umbriatico.
Sul sito istituzionale della Sorical (le cui quote in maggioranza sono riconducibili alla Regione) si legge che «la riduzione idrica ai Comuni morosi è a tutela e garanzia della buona e continua erogazione di acqua in ogni famiglia o attività commerciale della Calabria». Questa la versione della Sorical, mentre da tempo c’è una ribellione rispetto a questi provvedimenti da parte dei Comuni che ritengono illegittima la misura di riduzione del trasferimento dell’acqua. Nell’anno da poco iniziato le tariffe del canone idrico sono stabilite dalla Regione Calabria, di concerto con l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.
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