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Mancini e Santelli allo scontro finale

LAMEZIA TERME Volano gli stracci dentro Forza Italia. E l’esclusione di Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini dal gruppo azzurro in consiglio regionale c’entra solo marginalmente. Questa volta lo scontr…

Pubblicato il: 25/02/2015 – 16:56
Mancini e Santelli allo scontro finale

LAMEZIA TERME Volano gli stracci dentro Forza Italia. E l’esclusione di Fausto Orsomarso e Mimmo Tallini dal gruppo azzurro in consiglio regionale c’entra solo marginalmente. Questa volta lo scontro riguarda due big del calibro di Giacomo Mancini e Jole Santelli. Con il primo che invita, senza troppi giri di parole, la coordinatrice regionale del partito «a farsi da parte». Mancini non ha ancora digerito la mancata elezione in consiglio regionale ma imputa al vertice del suo partito una mancanza di strategia politica. «Quella – attacca il nipote del vecchio leone socialista –  che avevi architettato per le regionali si è rilevata fallimentare. Forza Italia ha registrato la sconfitta più fragorosa della sua storia, distanziata da più di 40 punti percentuali dal vincitore, e l’Ncd, che tu volevi estromettere dal Consiglio, ha superato lo sbarramento. Questa ormai è storia».

Secondo l’ex assessore regionale della giunta Scopelliti «in politica, però, le sconfitte anche brucianti, devono essere superate. Ma tu, cara Jole, stai dimostrato di non averlo compreso. Non hai mai convocato (e sono passati quasi 100 e dico 100 giorni dalle elezioni) una sola riunione degli organismi per analizzare quanto accaduto e per porre in essere i correttivi per tentare di imboccare la strada della riscossa. Non ti sei nemmeno premurata di chiamare chi si è candidato, chi si è messo in gioco, chi si è speso, portando magari un contributo anche piccolo, per ringraziarlo e per coinvolgerlo per il futuro. Niente».

«E così – prosegue Mancini – calabresi hanno dovuto assistere allo spettacolo per nulla edificante dei nostri rappresentanti in consiglio che si scagliano insulti a mezzo stampa e si promettono querele. Purtroppo in Consiglio manca anche la nostra brava candidata a presidente, perché non ti sei nemmeno preoccupata (e chi più di te doveva farlo? sei la coordinatrice regionale, hai anche ricoperto il ruolo di sottosegretario di Stato alla giustizia) di leggere per tempo e di comprendere la nuova legge elettorale».

«E intanto – attacca ancora Mancini – le lancette dell’orologio girano veloci. Tra meno di tre mesi si celebreranno le elezioni amministrative in importanti comuni della Calabria. Forza Italia ha bisogno di intessere alleanze se non vuole ripetere la mortifera corsa solitaria delle regionali. E qui si evidenzia ancora di più la difficoltà politica che riguarda la tua persona. Tu ti dichiari contenta e pronta, ma invece la realtà fa registrare dichiarazioni dei nostri alleati, quelli storici e quelli potenziali, che affermano di non volersi sedere al tavolo con noi, fino a quando sarai tu a rappresentare Forza Italia. Vedi, cara Jole, e credimi ti scrivo con affetto, è questa per te l’occasione per dimostrare che anteponi la prospettiva politica del nostro movimento a quella del tutto legittima tua personale».

Di qui all’affondo il passo è breve: «È arrivato il momento per te di farti guidare dalla generosità. La stessa che ti ha ispirato quando hai lasciato il governo Letta. Fatti da parte, lascia la tolda di comando nelle mani di altri. Vedi, cara Jole, la politica non è un selfie che si fa da soli. Lascia spazio a chi non è divisivo. A chi è in grado di mettere insieme un’ampia alleanza che comprenda i tutti i moderati e i riformisti in Calabria e che consenta a Forza Italia di a tornare in futuro a vincere. Tutti noi, stai sicura, te ne saremo grati».

 

LA RISPOSTA DI JOLE Chiamata in causa, la risposta della pupilla di Silvio Berlusconi non si è fatta attendere. Santelli rivendica le scelte compiute finora: «La mia “strategia” politica è stata quella di non assecondare l’alleanza con Ncd a sei giorni dalle presentazioni delle liste e dopo che il Pd di Oliverio lo aveva platealmente escluso. Onestamente la successiva sorte elettorale di Ncd e Udc mi interessava solo ai fini dei seggi che sarebbero stati attribuiti a noi. Apprezzo la tua generosità visto che il mancato raggiungimento del quorum da parte del terzo polo avrebbe dato ulteriori seggi a Forza Italia, compreso il tuo».

Insomma, Santelli respinge al mittente ogni critica: «ti faccio presente che ho chiamato e sentito personalmente tutti coloro i quali si sono candidati nelle liste della nostra coalizione, ringraziandoli a nome mio e del partito. Quanto alla convocazione degli organi di partito che chiedi di riunire, dovresti tenere a mente la spiacevole circostanza che, facendolo ora, dovrei invitare i nuovi consiglieri e non i vecchi e che mi sembra doveroso rivedere gli organi alla luce delle persone che hanno lavorato per noi. Infine riguardo al “tradizionale” partito alleato Ncd, così “tradizionale” da essere nato poco tempo fa, non comprendo bene il tuo discorso». La coordinatrice, dunque, non intende fare passi indietro e, anzi, rilancia: «Mi sembra di capire che Forza Italia a tuo avviso dovrebbe essere guidata da un esponente che ha il favore di quel partito e se io non godo della personale simpatia di qualche esponente di Ncd con generosità mi dovrei far da parte. Io tengo a Forza Italia e a Berlusconi e sono in questo partito coerentemente dal 1995. Accetto quindi lezioni su tutto ma non sulla lealtà, sulla buona fede e sul mio lavoro che è esclusivamente nell’interesse di Forza Italia e del presidente Berlusconi».

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