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La voce dei sanitari

COSENZA Far sentire la propria voce per le strade del centro città e urlare la loro rabbia. Il corteo dei medici e del personale dell’Annunziata è arrivato nel cinema teatro “Aroldo Tieri” dove gli…

Pubblicato il: 26/02/2015 – 11:22
La voce dei sanitari

COSENZA Far sentire la propria voce per le strade del centro città e urlare la loro rabbia. Il corteo dei medici e del personale dell’Annunziata è arrivato nel cinema teatro “Aroldo Tieri” dove gli addetti ai lavori fotografano una situazione allarmante e fanno il punto delle problematiche per evitare che quella di oggi si riduca a una mera protesta. A prendere la parola è Teresa Papalia dell’intersindacale dei medici: «Chiediamo tutela vera dei cittadini. Non possiamo più tollerare che i posti letto della Lombardia siano diversi da quelli della Calabria. Va rifatto tutto. È indispensabile l’arrivo del commissario della sanità per colmare un vuoto ormai insostenibile, dopo l’inutile parentesi del generale Pezzi. Non deve esserci una guerra tra poveri. C’è un complotto per far morire questo ospedale? Non lo permetteremo. Vi saremo sembrati pochi, ma vi assicuro che siamo determinati”. Ecco perché il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha voluto essere presente: «La situazione è molto grave. Alcune scelte politiche vanno fatte con coraggio. Per questo sono qui con la fascia. L’ospedale di Cosenza è l’unico ospedale in cui non sono stati fatti investimenti. Non si risolve tutto con il commissario». «Mi ero nascosto – ha detto l’assessore comunale Massimo Bozzo – perché come politico mi vergogno. È facile non essere qui oggi e poi prendercela con i medici quando le cose non vanno. Il 4 aprile se questa situazione non sarà risolta, bloccheremo la Salerno-Reggio Calabria”. Un rappresentante dell’associazione degli infermieri (Ipasvi) ha sottolineato come «manchino i livelli minimi di assistenza. A pagare non possono essere i cittadini».
A far sentire la sua voce e anche il presidente dell’ordine dei medici di Cosenza, Eugenio Corcioni: «È paradossale che i medici debbano scioperare per poter lavorare. Il ministro Lorenzin ha fatto diverse promesse. Ma dove sono i fatti? Dobbiamo andare oltre il piano di rientro e gestore l’ordinario». «La mancata programmazione di questi anni – ha ammesso il consigliere regionale del Pd Mimmo Bevacqua – era a conoscenza di tutti. Quando dopo 20 anni vedo persone, sia interne che esterne alla Regione, che vogliono intervenire sulla scelta del commissario, allora scendo in campo accanto a voi. Chiederò un consiglio regionale straordinario sula sanità». E Bevacqua annuncia: «È probabile che il consiglio dei ministri nominerà martedì il commissario alla sanità calabrese». Tanti i rappresentanti delle associazioni di volontariato e giovani medici preoccupati per il loro futuro e per quello dei pazienti.

 

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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