LAMEZIA TERME Della gestione del centro di accoglienza della Misericordia di Isola Capo Rizzuto si è occupata una puntata della trasmissione di La7 “Servizio pubblico” andata in onda ieri. Si tratta, ha rilevato il programma di Michele Santoro, di uno dei centri più grandi d’Europa, ma messo “alla prova” da una gestione non proprio trasparente, tanto che già la pentastellata Laura Ferrara aveva tentato di accendere i riflettori su vicende «poco chiare» per mezzo di un’interrogazione parlamentare.
La “rete” gestita con l’ausilio della società “Il quadrifoglio”, presieduta da Pasquale Poerio, sembra “collezionare” un appalto dietro l’altro; ombre si addensano anche sullo stesso Poerio, cugino degli ex titolari della “Vecchia locanda”, che per anni si è preoccupata, prima di essere chiusa per rischio infiltrazioni mafiose, di rifornire il centro di accoglienza. Il paventato ricambio, tuttavia, non è mai arrivato, e a oggi la rete della Misericordia e lo stesso “Quadrifoglio” sono gestiti, è quanto si apprende dalla ricostruzione della giornalista, sempre dalle stesse persone.
Domande vengono rivolte, nel tentativo di dipanare la matassa, al vicepresidente del centro di accoglienza Leonida Sacco e allo stesso presidente del “Quadrifoglio” Pasquale Poerio, che però sembrano a corto di argomentazioni e risoluti a non «rilasciare dichiarazioni che non sono tenuti a dare».
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