REGGIO CALABRIA «L’investimento di 40 milioni di euro per cardiochirurgia a Reggio Calabria risulterebbe vano se non venisse sfruttato consentendo a una grande provincia calabrese di poter disporre di questa alta specialità e di potenziare l’offerta su tutto il comprensorio». Lo afferma in una nota il senatore del Nuovo centrodestra, Giovanni Bilardi.
«Proprio la portata – prosegue – delle risorse impiegate e l’acquisto di macchinari di ultima generazione deve fare in modo che si trovi una soluzione in sede regionale coinvolgendo il Policlinico di Germaneto come punto di riferimento di eccellenza. In questo caso l’investimento stesso sarebbe funzionale alla creazione di una grande rete cuore regionale e aprirebbe la strada alla creazione di una scuola di cardiochirurgia in grado di attrarre le migliori professionalità calabresi. L’attivazione di cardiochirurgia consentirebbe di recuperare non solo i Drg che emigrano verso la Sicilia e altre regioni italiane, ma anche di attrarre pazienti dalla stessa Sicilia e da altri territori, con un impatto economico che porterebbe a pareggiare i costi. La situazione di stasi generale e di inoperosità del plesso, dopo avere stanziato 40 milioni, costituisce di per se uno spreco: non possiamo certo dismettere o stornare le attrezzature».
«La soluzione migliore – conclude – è proprio quella di rendere operativa la struttura proiettandola in una dimensione produttiva e capace di rispondere alle domande di cura che provengono dai territori, trasformando un possibile spreco in una straordinaria opportunità collettiva».
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