REGGIO CALABRIA «Finalmente una buona notizia per Reggio Calabria. La centrale a carbone di Saline Joniche non si realizzerà». Il Partito repubblicano dello Stretto esulta per la decisione del Tribunale del Lazio, che ha accolto i ricorsi di diverse associazioni ambientaliste. «Nel leggere la sentenza i repubblicani – si legge in una nota – esprimono piena soddisfazione per quanto deciso dal Tar. L’articolata e complessa nonché puntuale illustrazione degli avvenimenti che giustificano il giudizio finale dà pieno significato all’azione politica dei repubblicani reggini. Fin dagli albori della richiesta della Sei per la costruzione della centrale a carbone i repubblicani organizzarono una protesta davanti ai cancelli dell’ex Liquichimica. Proseguirono poi con manifestazioni, grafici murali e con la raccolta di firme per sostenere la loro contrarietà alla costruzione di una centrale la cui potenza produttiva non era certamente di poco conto (1320 megawatt) e non serviva per niente a Reggio e alla Calabria. A nulla potevano valere i contatti con il Comune dove ricadeva il territorio interessato, e ciò, detto con grande rispetto e salvaguardia dell’autonomia locale, dopo l’istituzione della Città metropolitana, essendo quest’ultima responsabile della gestione del suo territorio su cui verosimilmente ricadrà il territorio del comune di Montebello».
«Un’ultima notazione – conclude il Pri –: non è sufficiente il parere di valutazione ambientale che riguardi solamente i terreni viciniori alla centrale.
Gli effetti sociali, economici e ambientali ben ricadono su un territorio più vasto».
x
x