COSENZA Un colpo di scena nel processo che cerca di fare luce sulla morte di Antonio Ventura, deceduto a giugno del 2011 a 19 anni. Il giovane è morto folgorato sul sagrato della chiesa di San Pietro in Guarano, toccando un palo in ghisa dove erano state montate le luminarie, ancora non in funzione, per la festa patronale del paese. Per la sua morte sono indagate due persone, Alfonso Quintieri e Benedetto Passavanti, tecnici del Comune e responsabili del sistema di illuminazione. Il giudice del tribunale di Cosenza, Lucia Marletta, dopo una camera di consiglio – al termine della quale doveva pronunciare la sentenza – ha emesso un’ordinanza con la quale ha annunciato di non poter chiudere il dibattimento ma di avere bisogno di risentire alcuni testimoni, che erano già stati ascoltati. Infatti, nel corso del dibattimento sono state fondamentali le relazioni dei consulenti, alcuni dei quali hanno riferito particolari tecnici relativi al sistema di illuminazione e ai lavori di manutenzione dei pali della corrente elettrica. Il giudice Marletta ha chiesto di ascoltare un consulente della Procura, e due ragazzi che quella sera erano presenti alla tragedia e che erano stati sentiti sia come testimoni della difesa che dell’accusa. Il processo è stato rinviato al prossimo 16 marzo per ascoltare nuovamente i testimoni. E sono state fissate altre due date: il 26 marzo per la requisitoria del pm e per le arringhe della difesa e il 31 marzo per le repliche e la sentenza.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
x
x