REGGIO CALABRIA «Alle donne la Regione intende fornire strumenti legislativi e amministrativi, cosa che sta già facendo, che concretizzino la parità di genere, ma, aprendo i lavori di questa iniziativa, non posso fare a meno di riandare col pensiero al protagonismo di una donna di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita e che va ricordata per il sacrificio e il coraggio dimostrato: Giuditta Levato. Una contadina calabrese a cui il Consiglio ha dedicato una delle Aule più belle, appunto l’Aula che oggi ci ospita».
Sebi Romeo ha introdotto con queste parole l’incontro-dibattito sulle donne organizzato dal gruppo regionale del Pd che è appena iniziato. «È stata una contadina che per difendere il lavoro, la terra assegnata alla cooperativa di Calabricata (Sellia Marina) dallo Stato, non esitò a fronteggiare la durezza del latifondo che con lei fu spietato: venne infatti assassinata con un colpo di fucile a 31 anni, madre di due figli e incinta. Noi – ha aggiunto Romeo – quell’avvenimento tragico, che s’inserisce in uno dei momenti storici più innovativi dello Stato italiano, il decennio delle lotte per le terre (’43-’53) che prese il via con i decreti Gullo, intendiamo valorizzarlo per discutere del Mezzogiorno di ieri e di oggi. E lo faremo – afferma ancora Romeo – organizzando un’apposita iniziativa che abbia al centro le donne del Mezzogiorno, proprio a partire dal coraggio e dall’intraprendenza di Giuditta Levato, una giovane donna che, il 28 novembre del ’46, poteva starsene tranquillamente a casa e che, invece, scelse di esporsi e pagare un prezzo altissimo, per reclamare – conclude – il sacrosanto diritto al lavoro».
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