LAMEZIA TERME Si chiama “Calabria Wine Charme” e promette di essere un 8 marzo “di-vino”, un evento enogastronomico, annunciano gli organizzatori, «senza precedenti nel Sud, una serata tutta gourmet dedicata alla donna, con fantastici calici e incontri straordinari con le donne del vino e i vini delle donne e ai vini con nomi di donna». La manifestazione è in programma domenica 8 marzo a Lamezia Terme-Nicastro (sale di Palazzo Nicotera, dalle 18 alle 21), ed è promossa dai sommelier dell’Ais-Calabria in collaborazione con l’associazione “Donne del vino” e l’amministrazione comunale di Lamezia Terme.
«Le donne, da sempre – sottolinea Maria Rosaria Romano, presidente regionale dell’Ais – lavorano nelle aziende, nei vigneti e nelle cantine in modo professionale. Oggi il loro ruolo è cambiato: hanno responsabilità e capacità imprenditoriali, sono manager e sommelier. Quella del vino è sempre più, insomma, anche un “mestiere da donne”, e con questa iniziativa vogliamo contribuire mettere in luce questi cambiamenti trascorrendo insieme delle ore piacevoli».
Previsti anche una serie di incontri con le protagoniste del mondo del vino, degustazioni e musica. Un «caleidoscopio di assaggi golosi», ricordano ancora dall’associazione, sarà curato dallo staff dell’agriturismo Costantino. All’evento presenzierà anche l’orafo Gerardo Sacco, che presenterà in anteprima nazionale una creazione a sbalzo e cesello in argento 925/000 dedicata ai 50 anni dell’Ais. Si tratta di un eccezionale “taste vin” (il classico assaggiavini dei sommelier) dal diametro di 30 cm pesante quasi un chilo, cesellato e sbalzato interamente a mano. Quasi una scultura, che al centro raffigura un Dioniso interpretato da Sacco come maschera apotropaica, il talismano magnogreco propiziatore di salute, fortuna e felicità. Il maestro ha inoltre utilizzato le classiche “bolle” e le “perle” del taste-vin che nell’opera diventano 22, una per ogni delegazione locale dell’Associazione italiana sommelier, incidendo la frase “Ais 1965-2015 – da cinquant’anni il racconto del vino”.
La creazione rafforza ulteriormente il legame dell’orafo calabrese col mondo dell’enologia. Sacco l’hanno scorso a Verona al Vinitaly è stato fra i relatori, insieme ad Anna Fendi e a Davide Rampello, del convegno “Il buono e il bello vino – Cibo, moda, design” dedicato al genio ed alla manualità del made in Italy e i suoi monili preziosi, ispirati al vino, sono stati protagonisti di una sfilata al Palazzo Acaligero della Gran Guardia con indossatrici d’eccezione, le socie dell’associazione “Donne del vino”.
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