LAMEZIA TERME Si sfila dalla bagarre Carlo Lusenti, che ha già ringraziato il sottosegretario Graziano Delrio, di cui è concittadino ed amico e con il quale ha collaborato anche politicamente, dicendogli che però non intende assolutamente tornare a occuparsi di sanità nel senso tecnico-politico. Una decisione, la sua, assolutamente non revocabile. «Ho lasciato – spiega – incarichi manageriali e politici ed ho ripreso a fare l’urologo che è la mia vera professione ed è mestiere che amo moltissimo. Qualche mese fa forse avrei accettato – aggiunge – perché uscivo da un incarico politico ma oggi ho ripreso la professione medica e non sarebbe serio lasciarla nuovamente. In Calabria – osserva ancora Lusenti – ci sarei venuto anche con entusiasmo, era una sfida che mi sarebbe piaciuto cogliere ma oggi le condizioni sono mutate e poi non vi sarebbe neanche il tempo per iniziare un lavoro serio, posto che l’incarico scadrebbe nel dicembre prossimo».
Carlo Lusenti, in passato segretario del sindacato medici ospedalieri e assessore della Salute dell’Emilia Romagna quando a guidarla c’era Vasco Errani, era il principale candidato del “Giglio magico” per la nomina a commissario in Calabria. Il suo chiamarsi fuori fa salire le quotazioni di Enrico Desideri, manager toscano legatissimo all’assessore alla sanità della Regione Toscana Enrico Rossi. Laureato in medicina e chirurgia e specializzato in medicina del Lavoro, Desideri è stato accostato all’assessore Rossi nella buona e anche nella cattiva sorte. Il riferimento è all’arresto di Desideri, nel 2006, quando era direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa. L’inchiesta, condotta dal procuratore Di Bugno, riguardava l’acquisto di alcuni terreni per trasferire nell’area di Santa Chiara di Cisanello l’ospedale di Pisa. In seguito, archiviata quella vicenda giudiziaria, Enrico Desideri tornerà ad operare come manager della sanità pubblica diventando anche uno dei più fidati consulenti dell’Agenas. Quest’ultimo rapporto rischia di appesantire le obiezioni sulla nomina di Desideri, posto che proprio l’Agenas insieme alla Kpmg è ritenuta responsabile di un rallentamento nell’azione di recupero dell’emergenza sanitaria in Calabria. Rallentamento che sarebbe funzionale al protrarsi della gestione commissariale che si avvale della consulenza, ben remunerata, proprio di Agenas e Kpmg.
Resta, infine, saldo l’orientamento del ministro Beatrice Lorenzin che punta sulla promozione a commissario dell’attuale subcommisario Andrea Urbani. La responsabile del dicastero della Salute, intanto, ha nuovamente contattato il governatore calabrese Mario Oliverio ma senza riuscire a fissare un incontro con lui. Il che significa che anche questa settimana si chiude senza una intesa sul nome del commissario.
pa. po.
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