VIBO VALENTIA Dice che non era a conoscenza di nulla, Nicola D’Agostino. Una mancanza di nozioni in mateia che comunque non ha evitato al sindaco di Vibo e ad altri esponenti della sua giunta di finire nel registro degli indagati in relazione all’affitto illegittimo dei locali di Palazzo Gagliardi, struttura del centro storico che risale al 1700. L’esecutivo vibonese – fatta eccezione per gli assessori Giorgio Modafferi e Sabatino Falduto – adesso dovrà rendere conto alla magistratura per una vicenda che risale al 2010. L’indagine è stata avviata dalla Procura di Vibo. I reati contestati sono abuso d’ufficio e violazione del codice di tutela del patrimonio culturale. Oltre ai componenti della giunta D’Agostino, dovranno risponderne anche alcuni imprenditori vibonesi.
L’inchiesta – coordinata dal pm Buonanno – nasce da un provvedimento dell’esecutivo che superava una precedente delibera (amministrazione Sammarco) permettendo la fruizione dei locali anche a imprese attive nel campo della ristorazione. La Regione Calabria, qualche settimana fa, ha inviato al Comune una contestazione pari a 120mila euro.
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