Finmeccanica, incontro tra Caridi e Moretti

REGGIO CALABRIA «L’operazione Finmeccanica-Hitachi può essere letta come un’opportunità, è indispensabile però verificare attentamente quali saranno le prospettive occupazionali, soprattutto nello stabilimento di Reggio Calabria». Lo afferma in una nota il senatore Antonio Caridi, del gruppo Grandi autonomie e libertà, in merito all’incontro svoltosi ieri in commissione Industria del Senato con l’amministratore delegato di Finmeccanica Mauro Moretti, che ha presentato i dettagli del piano industriale e dell’operazione sulla cessione di Ansaldo Breda e Ansaldo sts alla società giapponese Hitachi.
L’operazione, prosegue la nota, «prevede il mantenimento delle entità societarie con rilevante ruolo industriale all’interno della più ampia organizzazione globale di Hitachi, con l’intento di farne un centro d’eccellenza nel segnalamento ferroviario e nel materiale rotabile e sviluppando l’attuale portafoglio/tecnologie con specifici investimenti. Secondo Moretti questa operazione consentirà anche il mantenimento dello stabilimento di Reggio Calabria».

«Bene la salvaguardia delle competenze sviluppate nel sito reggino – afferma Moretti secondo quanto riporta il comunicato di Caridi – e le prospettive all’interno di un grande network globale come Hitachi, auspichiamo che i vertici di Hitachi vengano a visitare il sito e a illustrare i loro piani di sviluppo. Hitachi è stata selezionata, tra gli altri offerenti, come miglior partner industriale per assicurare al proprio business in tale ambito un posizionamento di successo nel lungo periodo. I centri di eccellenza italiani come Ansaldo sts e AnsaldoBreda rimarranno in Italia, perché dove ci sono i centri di eccellenza ci saranno gli investimenti».
«Ho ascoltato con molta attenzione il piano industriale di Finmeccanica – afferma Caridi – e in questi giorni incontrerò i sindacati per un confronto in merito a tale operazione. Ho avuto delle garanzie per quanto riguarda lo stabilimento di Reggio ma ritengo comunque doveroso vigilare passo per passo – conclude – il processo di cessione a Hitachi».