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Fondi Ue, Romeo: crimine mancato utilizzo

REGGIO CALABRIA «Il mancato utilizzo dei fondi comunitari in Calabria è stato un crimine. Non c’è altro modo per definirlo. Ad un’area storicamente svantaggiata come la nostra, chi ha governato la …

Pubblicato il: 10/03/2015 – 18:25

REGGIO CALABRIA «Il mancato utilizzo dei fondi comunitari in Calabria è stato un crimine. Non c’è altro modo per definirlo. Ad un’area storicamente svantaggiata come la nostra, chi ha governato la Regione, negli anni scorsi, con inerzia e assenza di visione, ha provocato un danno di dimensioni incalcolabili». È quanto afferma, in una nota, il capogruppo del Pd alla Regione, Sebi Romeo. «Se si considera – aggiunge – che in Europa la Calabria è tra le regioni più in ritardo di sviluppo e che gli unici strumenti per rilanciare la crescita e l’occupazione sono quelli comunitari, a fronte dei pesanti vincoli regolamentari, delle ristrettezze del bilancio ordinario e dello stato dell’economia regionale, s’intuisce il danno e la beffa storica che la Calabria subisce. Dinanzi a questo disastro ereditato, per cui la giunta Oliverio fin dall’insediamento sta prestando un’attenzione straordinaria, si stenta a comprendere come sia possibile che parte dell’opposizione di centrodestra, invece di chiedere scusa ai calabresi, possa ergersi a paladina della buona amministrazione. Se i fondi comunitari fossero stati adeguatamente impegnati e finalizzati, oggi la Calabria non sarebbe, nello scenario europeo, un “caso” a sé. Adesso si tenterà, come ha spiegato il presidente Oliverio, con tutti i mezzi a disposizione, di salvare il salvabile, ben sapendo che mentre rischiamo di perdere cifre importanti relative alle annualità 2007/2013, si è, per colpa della Giunta Scopelliti, ipotecata anche la programmazione dei fondi 2014/2020. Con tutto cio’ che ne consegue». «In ogni modo, cio’ che preme sottolineare – prosegue Romeo – è che, permanendo irrisolta la questione meridionale nel Paese, di cui la Calabria è il simbolo più preoccupante, occorre che il governo comprenda che i fondi destinati alla nostra regione e non spesi, dovranno essere riutilizzati in Calabria e non in altre aree del Paese, come già successo. In questo contesto è ormai urgente e necessario che il Pd calabrese svolga un’approfondita riflessione su questi ed altri temi così da sostenere la giunta Oliverio e rappresentare alle istituzioni nazionali i bisogni del territorio. Oggi la Calabria ha una nuova classe politica fortemente motivata a rompere con gli schemi del passato, consapevole delle enormi potenzialità locali e decisa a far funzionare la Regione attraverso i criteri della programmazione oculata e dell’effettiva partecipazione dei cittadini. A questo sforzo di rinnovamento, le istituzioni nazionali ed il partito debbono far corrispondere una solidarietà politica e un sostegno indispensabile, viste le condizioni difficili della Calabria. A partire dai fondi comunitari e dalla sanità per cui la nomina del commissario ad acta, diventata una brutta telenovela, è stata formalmente richiesta dal Consiglio regionale che ieri all’unanimità ha indicato nel presidente Oliverio la figura più adatta a ricoprire questo delicato incarico».

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