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I vigili del fuoco bloccano Lamezia

LAMEZIA TERME Protesta dei vigili del fuoco a Lamezia Terme. Questa mattina un corteo dei precari delle tute rosse ha bloccato la strada davanti alla stazione centrale, nella frazione di Sant’Eufem…

Pubblicato il: 11/03/2015 – 9:42
I vigili del fuoco bloccano Lamezia

LAMEZIA TERME Protesta dei vigili del fuoco a Lamezia Terme. Questa mattina un corteo dei precari delle tute rosse ha bloccato la strada davanti alla stazione centrale, nella frazione di Sant’Eufemia. La mobilitazione non avviene solo in Calabria. Sit-in analoghi sono in corso in Basilicata, Sicilia, Puglia e Campania.
La rabbia dei manifestanti è palpabile. Chiedono una stabilizzazione contrattuale che, nei casi più sfortunati, tarda ad arrivare da 30 anni. Nel frattempo, i vigili del fuoco calabresi soffrono di una ormai drammatica carenza di organico. Una condizione che aumenta il rischio sicurezza per i cittadini. «Attualmente non siamo in grado di fare più di un intervento alla volta – spiega Giancarlo Silipo, dirigente sindacale Usb –. Questo comporta pericoli per la cittadinanza, aumentati anche a causa della chiusura dei distaccamenti territoriali». Il riferimento è a quello di Reggio e alla possibile chiusura della caserma sul litorale di Vibo. Sembra invece salvo il presidio di Chiaravalle. Ma le condizioni lavorative di pompieri restano altamente critiche. Secondo le direttive europee, l’organico nazionale dovrebbe raggiungere le 60mila unità. L’Italia attualmente ne schiera solo 28mila. Un gap di uomini che incide anche sulla tempestività degli interventi. Da protocollo, i vigili del fuoco dovrebbero coprire tutte le fette di territorio in un lasso di tempo che non superi i venti minuti. Difficilmente avviene. «I precari – continua Silipo – rappresentano il 75% di tutto il corpo nazionale». In Calabria sono circa 600. Essenziali per garantire la sicurezza, ma senza garanzie contrattuali. La situazione potrebbe anche peggiorare. «Dal prossimo anno, a causa dei tagli, potrebbero essere tutti mandati a casa», aggiunge il rappresentante Usb. La speranza è nel progetto di legge presentato di recente alla Camera per arrivare alla tanto agognata quanto necessaria stabilizzazione. «I soldi per i contratti ci sono – dice Silipo –, il guaio è che non capiamo che fine fanno».
Poche settimane fa i delegati dei manifestanti sono stati ricevuti dal prefetto di Catanzaro, Luisa Latella, e dal direttore regionale dei vigili del fuoco, Claudio De Angelis, i quali hanno prontamente comunicato a Roma lo stato di agitazione di un intero settore. I segnali positivi, però, tardano ad arrivare. «Siamo pronti a protestare a oltranza. Dobbiamo far capire al ministero che la nostra precarietà mette a rischio la sicurezza dei cittadini».

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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