CATANZARO Il giudice per le udienze preliminari, Assunta Maiore, ha rinviato a giudizio quattordici persone coinvolte nell’inchiesta “Romanzo criminale” della Dda di Catanzaro contro il clan Patania di Stefanaconi. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, usura e detenzione illegale di armi. Il rinvio a giudizio riguarda i fratelli Saverio, Salvatore, Nazzareno, Giuseppe, Bruno e Andrea Patania; la madre Giuseppina Iacopetta, ritenuta il vertice della cosca dopo l’uccisione durante la faida con i Piscopisani del marito, il boss Fortunato Patania; Cosimo e Caterina Caglioti, Nicola Figliuzzi, Cristian Loielo, Alessandro Bartalotta, Francesco Lopreiato e l’ex maresciallo dei carabinieri Sebastiano Cannizzaro. L’ex sottufficiale dell’arma dei carabinieri, da alcuni giorni tornato in libertà dopo una lunga detenzione, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Per tutti il processo inizierà l’8 giugno prossimo. Avrà inizio il 4 maggio, invece, il processo col rito abbreviato per altri sette imputati, tra cui il collaboratore di giustizia Daniele Bono. È stata stralciata, per un errore di notifica, la posizione del sacerdote Salvatore Santaguida, ex parroco di Stefanaconi, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
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