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Lamezia, primarie a rischio

LAMEZIA TERME Lamezia è nel caos, e il Pd contribuisce molto ad alimentarlo. Le primarie del “centrosinistra”, già programmate per domenica 22 marzo, sono a forte rischio. La decisione di commissar…

Pubblicato il: 16/03/2015 – 13:51
Lamezia, primarie a rischio

LAMEZIA TERME Lamezia è nel caos, e il Pd contribuisce molto ad alimentarlo. Le primarie del “centrosinistra”, già programmate per domenica 22 marzo, sono a forte rischio. La decisione di commissariare il partito cittadino finora non ha pagato. Il nuovo “capo”, Pino Soriero, non è ancora riuscito a portare a sintesi le diverse anime dei dem della Piana.
L’obiettivo del commissario, fin dal suo insediamento, è stato quello di lavorare a una candidatura unica, a fronte dei cinque esponenti ufficiali del Pd. Ma le posizioni sembrano radicate, quasi inveterate, e non è detto che alla fine il lavoro di Soriero produrrà gli effetti sperati. Nessuno, tra i vari aspiranti, pare disposto a fare un passo indietro. E Soriero starebbe valutando anche l’ipotesi del “Papa nero”, cioè un candidato “imposto” che sia una personalità diversa rispetto alla rosa dei nomi già in campo. Una estrema ratio che, però, difficilmente potrebbe essere digerita.
La via maestra resta sempre quella del candidato unitario. Soriero ha già avviato un dialogo serrato con i vari candidati, a cui ha chiesto una pausa di riflessione utile per trovare alternative condivise. Di fatto, la campagna elettorale dei dem è sospesa, ragion per cui l’appuntamento con le urne di domenica potrebbe slittare. Ma qui sta l’altro problema: lo spostamento delle primarie al 29 marzo creerebbe un cortocircuito. Le consultazioni prevedono infatti il ballottaggio – nel caso in cui nessun candidato raggiunga il 40% più uno delle preferenze – la settimana successiva, cioè la domenica di Pasqua. Insomma, un vero e proprio “fondo di sacco” per tutto il centrosinistra. Le primarie non sono di partito, ma di coalizione. In tutto, al momento, i candidati sono 9. Cinque del Pd e quattro che fanno riferimento ad altre sigle o movimenti.

 

I CANDIDATI DEL PD
Chi farà il classico “passo indietro” auspicato da Soriero? Il Pd schiera personaggi di peso, poco adusi ai forfait. Nell’arena dem sono già scesi Pino Zaffina, ex assessore della giunta Speranza, e Italo Reale, già deputato ed ex sub-commissario regionale all’Ambiente. C’è poi Claudio Cavaliere, vicesindaco vicinissimo alla senatrice Doris Lo Moro. Della partita vogliono essere anche Paolo Cosentino, presidente dell’Ordine dei commercialisti, e il 37enne Andrea Falvo, animatore del movimento “Città delle idee” che a Lamezia si propone come l’interprete più autentico dello spirito renziano.

 

GLI ALTRI
Ma la competizione vede la partecipazione di rappresentanti la cui storia, in alcuni casi, non si identifica con quella del centrosinistra in senso stretto. Uno dei competitor che ha molte chance da giocarsi è Francesco Grandinetti, già candidato a sindaco di Lamezia per il terzo polo e coordinatore regionale di Fli, il partito di Gianfranco Fini. Presenti anche le anime “socialista”, rappresentata da Tonino Leone, e “girotondina”, incarnata da Nicolino Panedigrano. Il medico Tommaso Sonni, invece, intende partecipare alle primarie per portare nella discussione pubblica le istanze già emerse all’interno del suo movimento, “Città reattiva”.

 

GLI ASPIRANTI SINDACO
Lontano da casa Pd, la situazione non è molto più fluida. Sono cinque gli esponenti che hanno già deciso di correre per la guida del Comune. Il centrodestra ha già espresso il suo appoggio incondizionato per Paolo Mascaro, per la gioia del suo grande sponsor politico, il deputato Pino Galati. Un’ascesa che ha tarpato le ali a Pasqualino Ruberto (già infiacchito dallo scandalo delle assunzioni pre-elettorali di Calabria etica), che probabilmente sarà a capo di una lista di natura civica dove a fare la voce grossa sarà Labor, il suo movimento.
Rosario Piccioni si è invece volutamente sottratto alle confuse primarie del centrosinistra per fare una corsa “solitaria”. L’ex assessore sarà affiancato dal movimento “Lamezia insieme” (che intende dare ampio risalto alle istanze dei giovani e del mondo dell’associazionismo) e da Sel, il partito di Gianni Speranza. A supportare il progetto di Piccioni dovrebbero esserci pure ben quattro consiglieri comunali di “Progetto Lamezia”.
Anche il fronte del centrodestra è parecchio nutrito. A misurarsi con le urne sarà anche Armando Chirumbolo, eletto consigliere comunale con i Repubblicani, poi capogruppo di Forza Italia e ora “spalleggiato” da Fratelli d’Italia e Forza nuova. La sua candidatura ha creato qualche imbarazzo anche all’interno dell’Ncd calabrese. Il senatore Nico D’Ascola ha prima partecipato all’inaugurazione del comitato elettorale di Chirumbolo, per poi – qualche giorno dopo – dichiarare che la definizione delle alleanze del Nuovo centrodestra di Lamezia sono appannaggio del coordinatore provinciale, Piero Aiello.
Già ufficializzata la discesa in campo di Casapound, rappresentata da Mimmo Gianturco.
E mentre i vari candidati scaldano i motori, ancora non si hanno notizie del Movimento 5 Stelle, che non ha ancora comunicato con chi, e in che modo, intende partecipare alle elezioni della prossima primavera.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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