COSENZA Nessuna responsabilità del professore Stefano Palomba. Lo ha deciso il tribunale che ha assolto il chirurgo e specialista in laparoscopia. Il professore Palomba era accusato della morte di Rosarina Tenuta, 65enne di Lattarico, deceduta il 25 luglio del 2011 a causa di una pancreatite. La donna era stata ricoverata nella clinica “Sacro cuore” di Cosenza dove aveva subìto un intervento di laparoscopia, eseguito da un’équipe guidata dal professore Palomba, che con la clinica aveva solo un rapporto di prestazioni professionali. Dopo una settimana dall’intervento l’anziana ha cominciato ad avvertire dolori addominali e vomito e anche i valori delle sue analisi erano alterati. La clinica non riuscendo a capire che cosa avesse la signora, il primo agosto avvertì il professor Palomba. Il chirurgo, dopo aver visitato la paziente, ne dispose l’immediato ricovero nell’ospedale “Annunziata”. Qui la donna venne operata a causa di una pancreatite. Ma dopo dieci giorni morì.
All’esito dell’autopsia il professor Palomba fu iscritto nel registro degli indagati. Secondo la perizia, Rosarina Tenuta sarebbe morta per una lesione dell’ansa addominale. Le indagini preliminari ipotizzavano una responsabilità del dottor Palomba che non avrebbe gestito la paziente nel post operatorio. Ma come più volte evidenziato nel corso del dibattimento dal suo legale, l’avvocato Piergiuseppe Cutrì, Palomba aveva con la clinica solo un rapporto di prestazione professionale per cuiil controllo della paziente dopo l’intervento non era di sua competenza. Alla luce di ciò, anche il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico ha chiesto l’assoluzione. Il giudice monocratico Giusy Ianni ha assolto il professore Palomba per non aver commesso il fatto, disponendo anche la trasmissione degli atti alla Procura per valutare eventuali responsabilità del personale della clinica “Sacro cuore” che ha avuto in cura la paziente nel post operatorio.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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