LAMEZIA TERME «Chiediamo al governo nazionale che disponga la riapertura della casa circondariale di Lamezia Terme Nicastro. Si tratta di una struttura nella quale riteniamo possano essere rispettati, con alcune attenzioni, i parametri europei sull’accoglienza negli istituti penitenziari e che dunque non può restare chiusa, anche in considerazione del grave problema del sovraffollamento carcerario che contraddistingue l’amministrazione penitenziaria nel nostro Paese». Lo afferma il presidente del consiglio regionale della Calabria, Tonino Scalzo.
«Riteniamo che la casa circondariale di Lamezia sia idonea a perseguire, con modalità rispettose della dignità dell’individuo, la finalità rieducativa della sanzione penale sancita dalla nostra Costituzione. Peraltro, in un territorio come quello calabrese, in cui la presenza della criminalità organizzata è così radicata, anche il carcere è un presidio istituzionale di legalità che non può essere cancellato con un tratto di penna. Siamo convinti che il ministero della Giustizia, nel rispetto delle normative in materia e tenuto conto del rilievo specifico della casa circondariale lametina, saprà rivedere un provvedimento che – conclude Scalzo – a nostro avviso è controproducente per il sistema penitenziario e, in senso più ampio, per tutto il mondo della giustizia».
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