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Crollo PalaCalafiore, a giudizio anche il Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA Bisognerà attendere il prossimo 7 maggio perché il processo per la morte di Matteo Armellini, il giovane operaio che il 5 marzo 202 è stato travolto e ucciso dal crollo del palco in…

Pubblicato il: 19/03/2015 – 12:08
Crollo PalaCalafiore, a giudizio anche il Comune di Reggio

REGGIO CALABRIA Bisognerà attendere il prossimo 7 maggio perché il processo per la morte di Matteo Armellini, il giovane operaio che il 5 marzo 202 è stato travolto e ucciso dal crollo del palco in costruzione al Palacalafiore per il concerto di Laura Pausini, entri nel vivo. Nel frattempo, incassa una vittoria che non ripaga della perdita subita, ma forse rende loro giustizia dopo il misero risarcimento riconosciuto dall’Inail, la famiglia Armellini, che ha chiesto e ottenuto la citazione in giudizio del Comune di Reggio Calabria per le inadempienze che secondo la tesi accusatoria hanno portato alla tragedia.

Per Palazzo San Giorgio, figura già fra i principali imputati il dirigente Marcello Cammera, accusato di omicidio colposo, all’epoca responsabile del settore progettazione ed esecuzione dei Lavori pubblici, che per la Procura avrebbe omesso di «adottare un provvedimento di inibizione all’inizio dei lavori di costruzione della struttura metallica all’interno del palazzetto, dopo la consegna dell’impianto, di immediata sospensione dei medesimi lavori, non segnalando inoltre il pericolo grave e imminente di un crollo (poi avvenuto) della costruenda struttura metallica ai soggetti a vario titolo nell’organizzazione e realizzazione dell’evento musicale e/o alle autorità amministrative competenti».

Insieme a lui, sono imputati a varo titolo per omicidio colposo, disastro colposo e violazione delle norme per la sicurezza sul lavoro Sandro Scalise, Franco Faggiotto, Pasquale Aumenta, Ferdinando Salzano, Maurizio Senese e Gianfranco Perri, coordinatore della progettazione nominato dalla Sm Musica, estensore del piano di sicurezza. Per il pm Rosario Ferracane, il tragico incidente in cui ha perso la vita Armellini – stritolato dalle pesanti colonne metalliche che gli sono crollate addosso quando la struttura aerea che sovrastava il palco è crollata sulle gradinate – si deve a omissioni, imperizie e mancati controlli.

Colpevoli mancanze contestate in primo luogo alla F&P group srl, committente esclusiva dei lavori di allestimento del palco, materialmente affidati alla Italstage. Per il pm entrambe le società avrebbero dovuto rispondere sia come persona giuridica, sia nelle persone dei legali rappresentanti, ma la Italstage, assistita dall’avvocato Marco Panella, ha deciso di evitare il dibattimento chiedendo il patteggiamento della sanzione amministrativa, fissata in settamila euro.

Discorso diverso per il suo patron, Pasquale Aumenta, che si dovrà presentare davanti ai giudici perché la sua società avrebbe proceduto con «negligenza, imprudenza, e imperizia» alla costruzione del palco, ma soprattutto in violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni. Insieme a lui, dovranno dunque rispondere in sede penale delle mancanze loro attribuite, sia la F&P group, sia il suo legale rappresentante, Ferdinando Salzano, accusato di aver proceduto alla nomina di un direttore dei lavori che non avrebbe – si legge nella richiesta di rinvio a giudizio – «da un lato rilevato i gravi errori e le evidenti omissioni presenti nell’elaborato redatto dall’ingegnere Franco Faggiotto, dall’altro lato vigilato sulla corretta esecuzione dell’opera».

Anche Faggiotto sarebbe autore di una progettazione errata e carente, perché «non teneva in considerazione la possibile presenza di forze orizzontali accidentali, l’eccessiva deformabilità della struttura metallica, non prevedeva che i piedi della struttura fossero zavorrati con blocchi di calcestruzzo, non teneva in considerazione la forte deformabilità elastica del piano di posa». Ma di fronte ai giudici dovrà presentarsi anche il patron della Esse Emme Musica che aveva organizzato il concerto, Maurizio Senese, e il coordinatore della sicurezza per l’esecuzione dei lavori di costruzione della struttura che la società, come committente dell’intero evento, aveva nominato Sandro Scalise.

 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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