Crollo viadotto, il Pd chiede la messa in sicurezza degli impianti

CATANZARO «Ci riteniamo profondamente insoddisfatti per il fatto che il governo, a distanza di tempo, non sia in grado di prevedere i tempi del ritorno alla transitabilità». Lo hanno dichiarato i deputati Pd, Ernesto Magorno ed Enza Bruno Bossio, che hanno presentato una interrogazione in commissione Ambiente della Camera, in merito al crollo di una campata del viadotto “Italia” nel tratto che attraversa il Pollino in Calabria dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria, chiedendo «di garantire in tempi rapidi la messa in sicurezza e la transitabilità del viadotto “Italia” e di svolgere un’indagine conoscitiva e ispettiva».
«Ciò che desta ancora più preoccupazione – hanno proseguito i due deputati – è l’incertezza che pesa sulla messa in sicurezza dell’infrastruttura, dal momento che il rischio potrebbe riguardare non soltanto il viadotto Italia ma altri tratti che si sarebbero potuti deteriorare per la vetustà degli impianti. Contorta e confusa è apparsa, inoltre, la risposta del governo alla domanda che noi avevamo posto sui rapporti tra l’Anas e il General contractor. Anche alla luce di quanto è successo in Calabria – hanno concluso Magorno ed Enza Bruno Bossio – si impone sempre più una rivisitazione delle gestioni affidate ai General contractors. È grave che la responsabilità soggettiva del contraente non sia adeguata a garantire efficacia nella conduzione dei lavori e massimi livelli di sicurezza, nonostante spesso si registri un’esponenziale lievitazione dei costi per la realizzazione dei lavori».