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Primo smacco di Scura a Oliverio

CATANZARO Massimo Scura non si è ancora insediato, ma ha già riservato un primo smacco a Mario Oliverio. Il neo-commissario alla Sanità ha convocato tutti i vertici delle aziende sanitarie e provin…

Pubblicato il: 19/03/2015 – 10:13
Primo smacco di Scura a Oliverio

CATANZARO Massimo Scura non si è ancora insediato, ma ha già riservato un primo smacco a Mario Oliverio. Il neo-commissario alla Sanità ha convocato tutti i vertici delle aziende sanitarie e provinciali calabresi per il prossimo lunedì (alle ore 11) al dipartimento Salute di Catanzaro. Ci saranno tutti: i direttori generali, sanitari e amministrativi delle cinque Asp, delle tre Ao e del Policlinico universitario “Mater Domini”, oltre al sub-commissario (riconfermato) Andrea Urbani.
Una presentazione ufficiale tra commissario e manager, che rappresenterà anche uno step importante per una prima ricognizione sullo stato di salute di tutto il settore. Niente di strano, se non fosse che la prima uscita pubblica di Scura potrebbe esacerbare l’animo già scosso del governatore Oliverio. Il “padrone di casa”, oggi, è lui; ed è lecito pensare che si sarebbe aspettato un maggior “senso delle istituzioni” da parte dell’ingegnere di Gallarate. Il primo faccia a faccia, insomma, sarebbe dovuto avvenire, da prammatica, tra il commissario e il mancato commissario. Una stretta di mano e via, dichiarazioni standard su sinergie future e unità d’intenti, nonostante tutto. È una questione di tatto e pure di opportunità. Scura ha invece preferito battezzare la sua esperienza in Calabria attraverso un vertice con tutto il management sanitario, più operativo che politico, dunque. Per i “saluti” con Oliverio ci sarà tempo.

 

LAVORO VANO?
Il governatore, però, potrebbe, già dalle prossime ore, rendere quasi inutile il primo atto ufficiale di Scura. Domani pomeriggio è prevista una decisiva riunione di giunta, durante la quale dovrebbe essere varato il disegno di legge sull’Azienda sanitaria unica, che – dopo il via libera in consiglio regionale – assorbirebbe in una sola struttura Asp e Ao calabresi, con l’eccezione della “Mater Domini”. Le Aziende così “liquidate” verrebbero guidate temporaneamente da commissari che potrebbero non coincidere affatto con i dirigenti già convocati da Scura.

 

IL CLIMA
In un clima così teso, anche gli atti formali hanno il loro significato. Il braccio di ferro con il governo ha logorato Oliverio, che – più o meno velatamente – ha accusato l’esecutivo di aver procrastinato la sua nomina a commissario quel tanto che è bastato a far scattare la nuova norma del Patto della salute (incluso nella Legge di stabilità) che vieta ai governatori di guidare anche il Piano di rientro sanitario. Oliverio non intende certo rinunciare a esercitare il suo peso anche da una postazione diversa da quella per lungo tempo desiderata. Ma il primo atto di Scura, è vero, non lascia ben sperare.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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