Slittano le primarie di Lamezia, ma il candidato unico non c'è

LAMEZIA TERME L’ipotesi di una candidato unico Pd alle primarie di Lamezia sembra ancora piuttosto remota. Ma qualche certezza in più c’è: le consultazioni saranno verosimilmente posticipate al 29 marzo, una settimana dopo rispetto a quanto già stabilito dalla coalizione di centrosinistra. Quanto al possibile ballottaggio, che cadrebbe la domenica di Pasqua, si sta valutando l’ipotesi di eliminarlo definitivamente, con un evidente strappo alle regole che il centrosinistra si era date.
La riunione di ieri sera (che si è protratta fino a tarda ora) tra il commissario Pino Soriero e i candidati alle primarie non ha però portato agli esiti sperati. Tra i cinque aspiranti dem, resistono in quattro: Italo Reale, Claudio Cavaliere, Andrea Falvo e Paolo Cosentino, mentre sembra ormai cosa fatta il passo indietro di Pino Zaffina. L’ex assessore sarebbe dunque il secondo candidato a cedere il passo dopo il forfait – ufficializzato ieri – di un altro big, il presidente del Consiglio comunale Francesco Grandinetti. I bene informati assicurano che sia l’ex coordinatore regionale di Fli, sia Zaffina, sarebbe pronti a sostenere uno dei grandi favoriti: Italo Reale. Anche Soriero si sarebbe spinto a caldeggiare la designazione unica dell’ex deputato, prontamente stoppato dalle legittime aspirazioni degli altri concorrenti di fede Pd. Il commissario, comunque, tenterà fino all’ultimo, almeno fino a sabato prossimo, di trovare una sintesi che permetta al partito di presentarsi alle primarie come un sol uomo. Al momento sembra una via non percorribile, ma non è del tutto da escludere un accordo che permetta di accontentare tutti.

LO STATO ATTUALE
Ora come ora, se si mette in conto il ritiro di Zaffina, i candidati in corsa restano sette, cioè i quattro del Pd più i tre “esterni”, cioè Nicolino Panedigrano, Tonino Leone e Tommaso Sonni.

GLI ALTRI PARTITI
Vada come vada, una cosa è certa: le beghe tutte interne stanno facendo perdere un sacco di tempo al Pd e a tutta la coalizione, mentre gli altri candidati sono già in piena campagna elettorale. Aveva intuito per tempo i venti di tempesta Rosario Piccioni, il cui “gran rifiuto” di partecipare alle primarie gli ha permesso di concentrarsi fin da subito sulle proposte di governo e sulla tessitura di nuove e importanti alleanze. L’assessore della giunta Speranza, che nella sua corsa alla poltrona di sindaco sarà appoggiato da Sel e da diversi movimenti civici, sabato prossimo inaugurerà (sul corso Numistrano di Nicastro) il suo “punto d’incontro” il cui lavoro sarà utile per completare il programma da presentare agli elettori.
Anche la campagna del candidato del centrodestra, Paolo Mascaro, è entrata nel pienamente nel vivo. L’uomo forte di Pino Galati deve però guardarsi le spalle: l’altro candidato “d’area”, Pasqualino Ruberto, non pare intenzionato ad arretrare di un millimetro rispetto alla sua voglia di amministrare Lamezia. E la sua determinazione potrebbe favorire la coagulazione di consensi pesanti. Recenti rumors riferiscono di un suo possibile “accordo” con Armando Chirumbolo, che sarebbe pronto a ritirare la sua candidatura a sindaco per sostenere la corsa dell’ex presidente (commissariato) di Calabria etica.

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it