C’è molta Calabria nel nuovo assetto che la Polizia di Stato ha deciso di darsi per affrontare, con determinazione, le sfide che arrivano dal territorio e dal sempre mutevole contesto della criminalità organizzata.
In questa chiave va letta anche la decisione presa dal Consiglio di amministrazione del dipartimento di Pubblica sicurezza, di affidare a Renato Cortese, l’incarico di reggente dello Sco (Servizio centrale operativo) rimasto scoperto dopo la promozione a questore di Raffaele Grassi e il suo invio a Reggio Calabria.
Per l’ottimo Cortese, che è di salde origini calabresi dove ancora oggi vive la sua famiglia, è la prosecuzione di una corsa iniziata l’undici aprile del 2006, quando, dopo mesi di delicate e pericolose indagini, guidò l’irruzione della “Catturandi” di Palermo che mise fine alla latitanza del superboss Bernardo Provenzano. Successivamente ha diretto la squadra mobile di Reggio Calabria per poi essere promosso alla direzione di quella di Roma. Ed è proprio da queste due ultime postazioni di comando che Renato Cortese è tornato a occuparsi prevalentemente della ‘ndrangheta, colpendone più volte i gangli vitali attraverso inchieste che hanno fatto luce non solo sulle strutture dei “locali” aperti fuori dalla Calabria, ma anche su quel reticolo di complicità e di appoggi istituzionali che ne hanno rafforzato nel tempo la pericolosità.
Dal vertice del Servizio centrale operativo, Cortese potrà adesso operare su uno scenario più complesso e generale, assicurando un raccordo informativo e investigativo capace di riposizionare la ‘ndrangheta al centro dell’attività d’indagine e mettendo fine a una colpevole sottovalutazione che fin qui ha consentito alla mafia calabrese di espandersi in Emilia, Lombardia, Liguria, Lazio, Toscana, Piemonte senza incontrare grandi ostacoli.
Alla guida della squadra mobile di Roma, sarà Luigi Silipo a sostituire Cortese. Arriva dalla direzione della Mobile di Torino, ma anche lui ha maturato una forte esperienza in Calabria dove è stato pure vicecapo della Mobile di Reggio Calabria per poi dirigere il commissariato di Siderno.
Cambiamenti, inoltre, ai vertici della squadra mobile reggina, dove arriva Francesco Rattà che in passato ha diretto il commissariato di Gioia Tauro e la squadra mobile di Catanzaro. Cambiamenti, infine, ai vertici delle questure di Catanzaro, dove da Parma arriva il questore Giuseppe Racca e di Cosenza, dove è stato destinato l’attuale questore di Crotone Cataldo Pignataro.
red.cro.
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