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La sanità come una scacchiera, "sconvocati" i direttori generali

CATANZARO La telefonata è partita pochi minuti dopo la nomina di ieri dei nuovi commissari delle moriture Asp e Ao calabresi. Una chiamata partita direttamente dal dipartimento Salute, su mandato d…

Pubblicato il: 21/03/2015 – 10:05
La sanità come una scacchiera, "sconvocati" i direttori generali

CATANZARO La telefonata è partita pochi minuti dopo la nomina di ieri dei nuovi commissari delle moriture Asp e Ao calabresi. Una chiamata partita direttamente dal dipartimento Salute, su mandato del neo-commissario. Oggetto: sconvocazione della prima riunione tra lo stesso Scura e i direttori generali, sanitari e amministrativi delle Aziende, inizialmente fissata per lunedì prossimo. Era stato il primo atto ufficiale del nuovo numero uno della sanità, emanato con tanto di posta certificata all’indirizzo dei dg. Non se ne farà più niente, perché il governatore Oliverio ha sparigliato le carte di fatto esautorando i “reggenti” e nominandone di nuovi. Scura, praticamente, lunedì si sarebbe ritrovato solo in una stanza vuota (o quasi: l’unico manager riconfermato è William Auteri, a capo dell’Annunziata di Cosenza).

 

BRACCIO DI FERRO
Il braccio di ferro tra Scura e Oliverio, insomma, continua e si arricchisce ogni giorno di nuovi capitoli. Quella tra commissario e governatore pare proprio una partita a scacchi, non priva di… smacchi reciproci. E dire che l’ingegnere di Gallarate è arrivato in Calabria solo da poche ore. Ma ha già avuto modo di indispettire il presidente della Regione che, fino alla decisione del Consiglio dei ministri, sperava ancora di essere designato alla guida del comparto più sensibile e strategico della Regione.
Il primo atto di Scura, mercoledì scorso, è stata infatti la convocazione dei dg, non del governatore. Una sorta di sgarbo istituzionale, una “mossa del cavallo” che avrebbe permesso al commissario di scavalcare a piè pari Oliverio. La cui risposta, un vero arroccamento, non si è fatta attendere.

 

L’AZIENDA UNICA
Durante la riunione di giunta di ieri Oliverio ha varato il disegno di legge sull’Azienda sanitaria unica, che – dopo il passaggio in consiglio regionale – accorperà in una sola strutture le cinque Asp e le tre Ao calabresi. Il governatore ha mandato avanti anche gli alfieri, cioè i neo-commissario, manager dalla professionalità riconosciuta ma altrettanto vicini a una certa parte “politica”. Un modo, dicono i bene informati, per limitare il potere di un commissario imposto da Roma e che rischia di estromettere Oliverio dalle decisioni relative al comparto più importante della regione.
Il “re” della Sanità, Scura, ha dovuto quindi indietreggiare e annullare il vertice di lunedì. Ma il suo passo indietro, per quanto obbligato, potrebbe essere solo una tattica temporanea. La parola finale sia sull’Azienda unica, sia sui commissari, sia sulle nuove assunzioni negli ospedali, spetta sempre a lui. Va così, nelle regioni sottoposte a Piano di rientro. Lo scacco matto, in questa fase, può farlo solo Scura.

 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

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