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“Schermaglie” sanitarie

Comincia con una sostanziale diversità interpretativa il rapporto tra il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio e il commissario ad acta della più grande “industria” della Calabria, la S…

Pubblicato il: 23/03/2015 – 12:38

Comincia con una sostanziale diversità interpretativa il rapporto tra il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio e il commissario ad acta della più grande “industria” della Calabria, la Sanità. Il primo favorevole all’istituzione dell’azienda sanitaria unica che ingloba le tre aziende ospedaliere e le cinque asp, l’altro, l’ingegnere Massimo Scura, che nutre forti perplessità per questo ente non tanto per la bontà del progetto quanto per i sui effetti futuri.
Sono “schermaglie”, fatte peraltro a distanza, ma che possono presagire rapporti travagliati tra il Governatore e il Commissario alla sanità. La speranza per il momento è riposta principalmente nella loro calabresità e nel fatto che, incontrandosi, possano smussare tutti gli eventuali spigoli e diradare le eventuali nubi su una intesa che va senz’altro perseguita e ostinatamente cercata per il bene della Calabria, dei calabresi e di un settore importante che ha bisogno di ritrovare correttezza ed efficienza. La sanità nella nostra regione assorbe la maggior parte delle risorse previste dal bilancio regionale ma, di contro, complessivamente non raggiunge i livelli di altre regioni nonostante abbia al suo interno punte di eccellenza che vanno sostenute e potenziate. Così come va potenziato e rilanciato il più sperduto presidio ospedaliero che per le popolazioni di riferimento rimane un baluardo di speranza.
Un capitolo della nuova azione di governo della sanità in Calabria va comunque dedicato a quella parte di personale per il quale deve essere potenziata la cura dell’immagine e pianificato l’aspetto comportamentale a causa dei quali spesso entra in crisi quel rapporto comunicativo indispensabile tra struttura, pazienti e famiglie.
I primi segnali di un’inversione di tendenza, comunque, sembrano arrivare. Il neo commissario ha recentemente espresso un giudizio incoraggiante secondo il quale «una riforma deve essere supportata da una idea portante, una visione ampia che va ben oltre la volontà di razionalizzare un settore». Il che significa che finalmente vengono usati termini come “idee” e “riforme” che sono sicuramente foriere di speranza.
Un assist all’ingegnere Scura in questi giorni gli è stato fatto dal mondo sindacale critico con il progetto della giunta regionale appunto sulla sanità considerato «fumoso», con «eccessive criticità» e pieno di «incertezze» per il futuro dei lavoratori. Il riferimento è verso l’azienda unica, malvista da una parte del sindacato che indica piuttosto nell’istituzione di un centro acquisti regionale unificato la panacea per l’abbattimento della spesa sanitaria in Calabria che avrebbe come effetto un notevole risparmio per la spesa farmaceutica.
Una narrazione sulla quale sembra convergere anche il pensiero del neo commissario secondo cui la centrale unica di acquisti può essere realizzabile a prescindere dalla realizzazione dell’azienda unica sulla cui efficacia – sostiene Scura – regioni che l’hanno realizzata si stanno ricredendo.
Su questi criteri è assai probabile che si arricchisca il confronto tra il governatore Oliverio, il commissario della Sanità e la giunta regionale che ha intrapreso il difficile, ma indispensabile cammino delle riforme a cominciare appunto dalla nomina dei commissari delle aziende sanitarie e ospedaliere che saranno scelti tra il personale di cui già dispone la Regione senza cioè ricorrere più a soggetti esterni evitando in tal modo l’esborso di “pesanti” indennità.
Si tratta di un progetto (che, quando entrerà a regime, non solo interesserà il settore della sanità, ma coinvolgerà molte società in house della Regione) destinato a far rimanere nelle casse regionali diverse decine di milioni di euro che possono servire sia per aiutare le famiglie in difficoltà sia per supportare la pubblica amministrazione nella programmazione delle politiche di sviluppo territoriale promuovendo settori strategici, incrementando la competitività del territorio, valorizzando il patrimonio culturale e riqualificando l’offerta turistica per un contesto di vita completamente nuovo.

 

*giornalista

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