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Esuberi, Province nel caos

LAMEZIA TERME Il problema, ora, sono gli elenchi del personale da trasferire alle altre amministrazioni. La scadenza per la compilazione e la consegna era fissata per il primo aprile, ma le Provinc…

Pubblicato il: 24/03/2015 – 12:17
Esuberi, Province nel caos

LAMEZIA TERME Il problema, ora, sono gli elenchi del personale da trasferire alle altre amministrazioni. La scadenza per la compilazione e la consegna era fissata per il primo aprile, ma le Province italiane non sono affatto pronte, è quindi concreto il rischio che l’attuazione della legge Delrio subisca un notevole ritardo, anche perché le Regioni – unica eccezione la Toscana – non hanno ancora definito, come dovevano, la riorganizzazione delle funzioni. La riforma che avrebbe dovuto sancire l’addio alle “vecchie” Province, dunque, sta generando il caos negli enti intermedi.
In Calabria, per adesso, c’è solo un’ipotesi di legge che prevede il ritorno alla Regione dei settori Formazione professionale e Agricoltura, caccia e pesca, ma il progetto di Palazzo Alemanni non sembra riscuotere il consenso unanime dei sindacati, anche se dalla Cgil Fp fanno sapere che c’è «interesse e condivisione verso il metodo concertativo adottato dal presidente della Regione, teso a recuperare anche i ritardi accumulati». A tornare alla Regione, ora, dovrebbero essere i dipendenti che al momento dell’entrata in vigore della legge Delrio (8 aprile 2014) prestavano servizio nei settori in questione. Va ricordato che le medesime funzioni, e il relativo personale, passarono dalle Regioni alle Province con la legge 34/2002, ma oggi, rispetto ad allora, le cose sono cambiate parecchio. Non solo per i pensionamenti sopraggiunti nel corso degli anni, ma soprattutto perché parte di quel personale fu destinato in molti casi a mansioni diverse. All’8 aprile 2014, probabilmente, ad occuparsi di Formazione e Agricoltura nelle Province era una quantità di personale minore rispetto a quella che era stata trasferita dalle Regioni. Il che, tradotto, significa che se – per esempio – la Regione aveva trasferito 50 dipendenti alla Provincia, ora potrebbe chiederne indietro solo 30. Quindi, semplificando, quei 20 dipendenti che costituiscono la differenza potrebbero essere destinati ad alimentare il bacino del personale in esubero. E ancora oggi, a una settimana dalla deadline del primo aprile, tra dirigenti e dipendenti provinciali sono in molti a chiedersi che fine farà il personale in eccesso dopo la scadenza dei termini imposti dalla legge.

 

Sergio Pelaia

s.pelaia@corrierecal.it

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