Il “doppio forno” dell’Udc che governava con la destra di Scopelliti e con la sinistra di Vendola? Poca cosa rispetto a quanto succede, sempre in Calabria, al movimento l’Italia del Meridione. A Reggio Calabria Idm sta con il Pd e con Mario Oliverio, il leader Orlandino Greco è addirittura il presidente del gruppo “Oliverio Presidente”. A Cosenza, invece, Idm siede comodamente nella giunta provinciale di centrodestra guidata dal forzista Mario Occhiuto. Lo fa attraverso Gianfranco Ramundo, sindaco di Fuscaldo, a cui Occhiuto ha affidato la strategica delega alla Viabilità.
Insomma, tutto si può dire tranne che ai rappresentanti di Idm manchino doti di equilibrismo. E d’altronde bastava dare uno sguardo a chi occupava le prime file, sabato scorso a Rende, in occasione del primo congresso regionale del movimento, per rendersi conto di come Greco e soci godano di simpatia e attenzione a destra come a sinistra. Al rendez vous sono stati notati dirigenti di primo piano dei dem come Magorno, Laratta, Principe e Naccari Carlizzi, ma anche rappresentanti di Sel, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Insomma, tutti rappresentati.
Dice Greco, enfant prodige della destra cosentina, che con l’attuale governatore ha già condiviso un’importante esperienza di governo alla Provincia di Cosenza: «Abbiamo piena fiducia che il nuovo governo regionale guidato da Mario Oliverio possa scrivere una pagina importante per la Calabria, nonostante si debba sopperire agli spaventosi disastri causati dalla precedente legislatura».
Bene, ma siamo sicuri che tale pensiero sia condiviso da Ramundo che invece amministra assieme a Occhiuto, uno dei più autorevoli dirigenti di Forza Italia in questa regione?
Nel Pd più di uno inizia a storcere il naso per la situazione venutasi a creare. Il nodo da sciogliere, senza troppi giri di parole, è il seguente: come è possibile continuare a tollerare che il capogruppo del movimento “Oliverio Presidente” è anche uno degli maggiori azionisti di Idm, forza politica che alla Provincia di Cosenza sostiene la maggioranza Occhiuto? A questo proposito potrebbero rivelarsi illuminanti le parole di Pino Capalbo, capogruppo dei dem a piazza XV Marzo: «Concordiamo con l’Idm sul fatto che non esiste la mozione di sfiducia, ma la mancata approvazione del Bilancio determinerebbe lo scioglimento dell’intero consiglio provinciale. La nostra scelta di non assumere funzioni di governo alla Provincia è frutto di una valutazione di carattere politico che ci ha portato, nonostante sin dall’inizio non avessimo mostrato preclusioni di fronte ad un possibile governo istituzionale, a collocarci all’opposizione».
E dunque, il rebus rimane sempre lo stesso: da che parte sta l’Italia del Meridione? Avrà da lavorare parecchio il nuovo segretario regionale. Si chiama Nicodemo Filippelli, è un ex senatore della Margherita-Udeur, e non è nuovo alle liturgie della politica. Le doti di mediazione non gli mancano. Auguri.
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