Vibo, Costa sbatte la porta in faccia a Forza Italia

VIBO VALENTIA Non ci sarà nessun simbolo di partito, la coalizione manterrà intatta la sua natura civica. L’ex magistrato Elio Costa, in campo per riconquistare – dopo l’esperienza durata dal 2002 al 2005 – la poltrona di sindaco di Vibo, lo ha ribadito ieri nel corso di un incontro elettorale nelle Marinate, sbattendo così la porta in faccia ai potenziali alleati di Forza Italia. La vicenda dei simboli di partito teneva banco da settimane poiché, sebbene Costa avesse chiarito sin da subito di voler mantenere un profilo prettamente civico, l’ex magistrato aveva chiuso un accordo con Forza Italia – come confermato dalla coordinatrice regionale Jole Santelli – che prevedeva sì la netta discontinuità nella formazione delle liste rispetto all’amministrazione D’Agostino, ma anche la presenza del simbolo degli azzurri. I forzisti avevano spiegato chiaramente di non avere alcuna intenzione di rinunciare ad essere presenti alle amministrative vibonesi con le insegne ufficiali del partito, e Costa in un primo momento era parso possibilista e aveva spiegato voler valutare la questione del simbolo «senza preconcetti». Ieri, invece, la nuova chiusura.
A convincere l’ex magistrato, che già aveva guidato un’amministrazione di centrodestra, potrebbero essere stata, oltre che la volontà di ostentare una certa distanza rispetto ai partiti tradizionali, anche le posizioni assunte negli ultimi tempi dagli uomini dell’Udc che fanno riferimento ad Ottavio Bruni. I centristi, infatti, avevano detto chiaramente di non voler partecipare a una coalizione in cui ci fosse il simbolo di Forza Italia e, con le dichiarazioni di ieri, sembrano essere stati accontentati. Restano dunque con Costa, rigorosamente senza simbolo, sia l’Udc che l’Ncd di Alfonso Grillo, mentre ora non resta che attendere le contromosse di Forza Italia e capire quanto possa essere concreta e attrattiva per gli azzurri la formazione di un terzo polo – in cui confluirebbero sia il grande sconfitto delle primarie, Pietro Giamborino, sia i Fratelli d’Italia del sindaco D’Agostino e dell’ex senatore Franco Bevilacqua – oppure la corsa in solitaria.

s. pel.