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Italcitrus, congelata l'ipoteca sulla casa di Scopelliti

REGGIO CALABRIA Almeno per quanto riguarda il risarcimento del danno erariale relativo ad Italcitrus, l’ex governatore Giuseppe Scopelliti potrebbe non rimetterci la sua parte di casa. A cambiare l…

Pubblicato il: 25/03/2015 – 10:15
Italcitrus, congelata l'ipoteca sulla casa di Scopelliti

REGGIO CALABRIA Almeno per quanto riguarda il risarcimento del danno erariale relativo ad Italcitrus, l’ex governatore Giuseppe Scopelliti potrebbe non rimetterci la sua parte di casa. A cambiare le carte in tavola è stata la decisione del Tribunale dell’esecuzione di Reggio Calabria, che ha ammesso in giudizio la compagnia assicurativa che “copriva” le attività dell’allora sindaco Scopelliti. Congelata l’ipoteca sulla sua parte di casa necessaria per coprire il risarcimento danni disposto dalla Corte d’appello reggina – ma su cui pende ancora il ricorso per Cassazione presentato dallo stesso Scopelliti – adesso sarà un tribunale a decidere se toccherà all’ex sindaco o alla sua assicurazione risarcire Palazzo San Giorgio dei trecentomila euro mal spesi per acquisire Italcitrus. Nel 2003 l’acquisto della fatiscente fabbrica di Catona – pagata all’imprenditore Emidio Francesco Falcone due milioni e mezzo di euro, dopo una perizia che stabilì che il valore dell’immobile era esattamente pari a quanto chiesto dal proprietario – venne definito necessario perché proprio lì avrebbe dovuto sorgere una fantomatica sede Rai. Ma nessuno da viale Mazzini si è mai trasferito in riva allo Stretto, tanto meno quell’immobile ormai in rovina, è mai stato destinato ad altro uso. Con il passare degli anni, la struttura – costruita in eternit – è stata lasciata a marcire, mentre le intemperie hanno portato alla luce l’anima di cemento e amianto che – stando ai progetti all’epoca annunciati – avrebbe dovuto essere rapidamente bonificata. Un pessimo affare per l’allora giunta Scopelliti, ma soprattutto per l’allora sindaco che per quell’incauto acquisto nel 2009 era stato condannato dalla Sezione territoriale della Corte dei conti per un danno erariale di seicentomila euro, quindi ridotta in appello a “soli” trecentomila. Soldi che i commissari straordinari che fino all’ottobre scorso hanno guidato il Comune si sono voluti assicurare, disponendo una procedura esecutiva che aveva condotto ad un’ipoteca sulla metà della casa di proprietà dell’ex sindaco.

 

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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