COSENZA Si saprà nei prossimi giorni se il Tribunale di sorveglianza di Roma revocherà o confermerà o meno il 41 bis per Maurizio Rango. Il 38enne, ritenuto capo dell’omonimo clan di ‘ndrangheta del Cosentino, si trova ristretto nel carcere di Novara in regime di isolamento. Rango nei giorni scorsi ha ricevuto un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’omicidio di Luca Bruni. I mandati di arresto sono stati spiccati anche per Franco Bruzzese e Daniele Lamanna. Tutti accusati di concorso in omicidio e occultamento di cadavere. La vicenda risale al 2012 quando Luca Bruni, figlio del boss “Bella bella” scomparve. Di lui non si seppe più nulla fino allo scorso dicembre quando, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti, in una campagna di Castrolibero è stato trovato il cadavere di Bruni.
Il legale di Rango, l’avvocato Antonio Sanvito, questa mattina a Roma ha discusso la posizione del suo assistito. Il Tribunale di sorveglianza si è riservato la decisione e dovrebbe emettere il provvedimento nei prossimi giorni.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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