LAMEZIA TERME Non è prematuro il «discorso risarcitorio» nei riguardi dei familiari di Adrian Miholca, il 25enne deceduto lo scorso 2 marzo per il crollo del tratto del viadotto Italia compreso tra Laino Borgo e Campotenese. Di più, il gran dispiego di uomini e mezzi per una delle più grandi opere pubbliche – l’A3 – non basterà a «mascherare le responsabilità dei singoli, soprattutto al deposito delle prime competenze tecniche».
Ne è convinto il responsabile tecnico di Studio 3A Andrea Milanesi, intervistato negli scorsi giorni da un’emittente lametina. Ai microfoni di Paola Militano e Danilo Monteleone, la società di infortunistica specializzata in risarcimento danni – che assiste i familiari del giovane romeno deceduto – torna a ribadire la necessità di trovare «risposte concrete» in merito al cedimento dell’infrastruttura. Già Ermes Trovò, l’amministratore della società, aveva puntato il dito contro l’Anas per «le mancate puntuali e periodiche verifiche», che a suo dire potevano «spiegare quanto accaduto». Milanesi si spinge oltre parlando di «responsabilità dirette delle maestranze e delle ditte appaltatrici».
Un groviglio che anche l’inchiesta “Grandi opere” sta cercando di dipanare, ma su cui Milanesi, incalzato dal giornalista, non si è voluto sbilanciare: «È prematuro dire con certezza – ha riferito – se la legge sugli appalti e le correlazioni con l’inchiesta “Grandi opere” abbiano portato a incidenti come quello del 2 marzo, che purtroppo accadono continuamente. Su tutto, comunque, farà luce la Procura. A noi rimane il lavoro di offrire supporto alla famiglia di Miholca, in questi giorni è fortemente scossa e cui stiamo provvedendo a garantire soprattutto supporto psicologico. I tempi dei primi pronunciamenti non sono certi, ma appena questi avverranno si dovrà iniziare pensare anche ai risarcimenti econonomici per i congiunti». Tecnici e architetti di Studio 3A sono, intanto, al lavoro. La Procura di Castrovillari continua a mantenere i sigilli sul tratto “incriminato”, che rimarrà sequestrato finché non si avranno certezze o mancate certezze sulla sicurezza e finché i due periti nominati non si esprimeranno a riguardo. Il traffico, intanto, è deviato sulla viabilità locale, in tratti impervi che starebbero provocando non pochi disagi agli automobilisti.
Zaira Bartucca
z.bartucca@corrierecal.it
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