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Fondo per i cassintegrati, i conti non tornano

LAMEZIA TERME C’è un gioco con il pallottoliere o se si vuole delle tre carte che non passa mai di moda in Italia: la promessa di risorse pubbliche. Somme che da un fondo passano a un altro e che v…

Pubblicato il: 28/03/2015 – 17:51
Fondo per i cassintegrati, i conti non tornano

LAMEZIA TERME C’è un gioco con il pallottoliere o se si vuole delle tre carte che non passa mai di moda in Italia: la promessa di risorse pubbliche. Somme che da un fondo passano a un altro e che vengono spostate poi a piacimento per il migliore utilizzo che la politica delle promesse intende fare. L’ultima partita riguarda i soldi che il governo dovrebbe trovare per coprire il fabbisogno dei lavoratori che versano in cassa integrazione in deroga. Una partita che non è stata ancora chiusa per l’anno 2014 e che riguarda tanti, tantissimi, lavoratori italiani. Un esercito che si è via via ingrossato con l’incrementarsi della recessione economica che sta flagellando il sistema produttivo italiano. Solo per rimanere a casa nostra questo strumento di assistenza al reddito interessa ben 29mila lavoratori calabresi. Una falange di quell’esercito sospeso nel limbo del mondo del lavoro che non c’è, che per essere sostenuto ha generato solo per il 2014 in Calabria un fabbisogno di 236 milioni di euro. Ora succede che proprio per onorare questo impegno – il 26 marzo scorso durante il suo passaggio in quel di Cosenza – il sottosegretario Graziano Delrio – dopo la vibrante protesta dei percettori del sostegno confluiti davanti al Modernissimo per contestarlo – ha promesso ben 150 milioni di euro. «Il governo – ha affermato testualmente l’esponente dell’esecutivo Renzi – si impegnerà entro aprile a rendere disponibili circa 150 milioni di euro comprensivi delle risorse dei fondi Pac che, secondo le stime del ministero del Lavoro, soddisferebbero il fabbisogno per la Calabria». Una rassicurazione che ha soddisfatto la delegazione di sindacalisti ricevuti in quell’occasione dal sottosegretario. Dunque tutto finito bene, o forse no. Perché proprio contestualmente a quella dichiarazione si è registrato un altro annuncio che sembra se non contraddire quanto garantito dal sottosegretario almeno destare più di qualche perplessità. L’assessore Gianfranco Simoncini – che nella sua qualità di coordinatore della materia del Lavoro per la Conferenza delle Regioni aveva incontrato il ministro Poletti – proprio in tema di copertura del fabbisogno 2014 della cassintegrazione ha avuto una rassicurazione: il governo sarebbe pronto a emanare un decreto che metterebbe a disposizione le risorse per coprire tutto il 2014. In soldoni: una somma tra i 480 e i 500 milioni di euro da destinare a tutte le regioni italiane. E se la matematica non è un’opinione incrociando i due dati emergerebbe che ben il 30 per cento dell’intera dotazione del fondo per i cassintegrati italiani finirebbe per alimentare la sola Calabria. Ora dei due l’una: o la Calabria è stata baciata dalla buona sorte del governo o c’è stata una nuova partita al pallottoliere giocata sulla pelle dei cassaintegrati. Sempre che non ci sia un’altra spiegazione, anche questa in realtà beffarda: quei soldi in realtà erano già in dotazione alla Calabria. Provenienti dalle risorse europee che la Regione non è riuscita a spendere nell’arco della programmazione 2007-2013. Un’enorme partita di giro per mantenere in piedi il valzer delle promesse.

 

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it

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