Renzo: «La corruzione è un terremoto morale»

VIBO VALENTIA «Anche noi oggi siamo qui per ringraziare la Madonna per aver evitato la morte per quel terremoto che tanti danni produsse in tutta la Calabria, ma siamo qui anche per chiederle di salvarci dai tanti terremoti che ancora oggi stanno distruggendo l’umanità e il nostro territorio in particolare. Non parlo di terremoti geologici, ma morali». Lo ha detto ieri sera il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Luigi Renzo, in occasione della festa della Madonna di Romania, patrona di Tropea.
«Pensiamo – ha detto – al problema del lavoro che manca: aziende che chiudono, villaggi turistici, fonte vitale per l’economia della città, costretti a licenziare e a lasciare senza lavoro i dipendenti, i giovani che non hanno mai assaporato il gusto di un proprio guadagno». La festa della Madonna richiama il terremoto che ha colpito Tropea il 27 marzo 1638 e che provocò il crollo quasi totale delle case, ma senza danni alla popolazione.
Ricordando l’episodio il presule ha parlato dell’altro «disastroso terremoto sociale» rappresentato oggi da tanti episodi di corruzione: «Che scandali. Quali messaggi offriamo ai giovani?». Ma la corruzione «non riguarda i casi eclatanti soltanto. Quanto malaffare, quanta corruzione in giro anche nel nostro piccolo», ha aggiunto monsignor Renzo.