Cordiano: «Nel 2013 mi sono autosospeso dal Movimento Labor»

Riceviamo e pubblichiamo:

Gentile Bellantoni, in merito all’articolo a sua firma apparso domenica 29 marzo sul Corriere della Calabria mi permetta voler fare delle opportune precisazioni che ritengo doverose. Pur capendo che in “sentore di sospetto” l’ex presidente di Calabria Etica, per come fisiologico, rimane oggetto di gogna mediatica e politica, non ritengo, comunque, sia corretto da parte di un giornalista di indubbia professionalità quale è Lei, che con degli articoli possa veicolare dei messaggi fuorvianti l’opinione pubblica. Confermando la mia amicizia personale con Pasqualino Ruberto (e se da questo se ne vuole fare un caso, in merito alla mia personale contrattualizzazione nel progetto Pronto Farmaco, per il quale ho sostenuto un colloquio e sono stato ritenuto idoneo a ricoprire il ruolo di coordinatore in ragione della mia attività professionale, che si faccia pure)  sono in dovere di precisare che il contratto di collaborazione con Calabria Etica da me accettato e firmato non può esser affatto conseguenza di un ipotetico inciucio tra il presidente in carica e un “suo collaboratore politico”. Chiedendole di informarsi prima e meglio sulla mia persona e sul mio excursus, preciso, infatti, che il sottoscritto si è autosospeso dall’incarico di coordinatore del Movimento Labor, nel corso di una riunione di direttivo cittadino avvenuta mercoledì 13 Marzo 2013 e quindi esattamente un anno e otto mesi prima della contrattualizzazione in Calabria Etica. Specifico che la personale scelta dell’autosospensione dall’incarico di coordinatore del Movimento è avvenuta, in seguito alle elezioni per il rinnovo dei due rami del Parlamento in cui Ruberto concorreva quale candidato, in ragione di personali disaccordi e disappunti relativi alle linee di gestione politica e del Movimento e della campagna elettorale condotta. Purtroppo, sul suo pezzo pubblicato, risulta evidente il messaggio tendenzioso che la mia contrattualizzazione in Fondazione, avvenuta nel Novembre del 2014, si sia realizzata in funzione del mio incarico quale coordinatore del movimento di cui Ruberto è segretario provinciale.  Rispetto a quanto esplicato prima, non solo tale messaggio risulta falso, ma anche privo di fondamento logico laddove il sottoscritto aveva cessato il rapporto politico col movimento di Pasqualino Ruberto circa due anni prima la firma del contratto. Come da Lei esplicato, le informazioni in merito sono state raccolte leggendo la mia scheda dal sito istituzionale di Labor che, evidentemente, non è stato opportunamente aggiornato. Dopo la pubblicazione della presente dichiarazione, sarà mia cura chiedere al webmaster di aggiornare il sito di Labor nella sezione in cui compare il mio nome. Stante a quanto dichiarato,  che si possa pensare o meno che tali affermazioni risultino quale lancia spezzata in favore di Ruberto, è per me importante che la mia personale dignità politica costruita negli anni con sacrificio e spirito di dedizione secondo logiche di onestà e correttezza morale non sia messa in dubbio e non sia minata da un articolo in cui traspare in maniera errata un ipotetico scambio di interessi o di favori politici: il mio agire politico non si vende e non è mai stato e mai sarà comprato da niente e da nessuno, se non dall’interesse per il bene della collettività e della cittadinanza. Al fine di evitare spiacevoli incomprensioni, il  mio monito, dunque, per tutti gli organi di stampa, che le informazioni riguardanti la mia persona e riportate sui media siano preventivamente verificate col sottoscritto da sempre stato disponibile al confronto, anche pubblico.

Alessandro Cordiano