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Una nuova "Costituzione" per la Calabria

REGGIO CALABRIA La Calabria ha una nuova “Costituzione”. Il consiglio regionale approva anche in seconda lettura le modifiche allo Statuto, che introducono sostanziali variazioni soprattutto i…

Pubblicato il: 30/03/2015 – 13:04
Una nuova "Costituzione" per la Calabria

REGGIO CALABRIA La Calabria ha una nuova “Costituzione”. Il consiglio regionale approva anche in seconda lettura le modifiche allo Statuto, che introducono sostanziali variazioni soprattutto in relazione alla composizione della giunta regionale. La “Magna Charta” – varata a maggioranza con i voti contrati della Casa della libertà e del gruppo Misto (i tre di Forza Italia e il capogruppo della Cdl, invece, sono usciti dall’Aula) – sarà pienamente “effettiva” solo tra 90 giorni, ovvero il tempo necessario per consentire la indizione di un eventuale referendum popolare che, in alternativa, può anche essere richiesto da un quinto dei consiglieri regionali. 
Nel frattempo, il governatore Oliverio incassa una prima vittoria. Le modifiche allo Statuto sono state un suo “pallino” fin dal suo insediamento. Adesso gli assessori potranno essere 7 e non sei, e potranno, eventualmente, essere anche tutti esterni, cioè non eletti in Consiglio.
La nuova costituzione regionale introduce inoltre la figura del “consigliere delegato”, a cui saranno affidati materie di interesse specifiche e che parteciperà alle riunioni dell’esecutivo, pur senza diritto di voto. Le modifiche eliminano anche il “consigliere supplente”, una novità istituzionale – impugnata dalla Corte costituzionale – escogitata la scorsa estate dalla maggioranza di centrodestra. 
Mimmo Tallini (Misto) esprime la sua contrarietà a una «riforma demagogica e negativa, finalizzata solo alla sistemazione degli equilibri interni al Pd, una manovra strumentale per tacitare i malumori interni».

 

LA COMMISSIONE TRIPARTITA Nominati i tre rappresentanti del consiglio regionale nella commissione Tripartita. Sono stati eletti i consiglieri Mimmo Battaglia (19 voti) e Vincenzo Pasqua (19), espressione della maggioranza, e Giuseppe Mangialavori (11), indicato dalle forze di minoranza. 
L’obiettivo della commissione è la concertazione delle parti sociali alla determinazione delle politiche del lavoro ed è nominata con decreto del presidente della Regione. È composta dall’assessore regionale al Lavoro; da 8, di cui 4 supplenti, rappresentanti delle associazioni degli industriali, dell’artigianato, del commercio e del turismo; da 8 delegati dei sindacati; dal Consigliere di parità; da tre consiglieri regionali scelti dal Consiglio, di cui uno rappresentante della minoranza; dal direttore della direzione regionale del ministero del Lavoro; dai presidenti delle Province e dai rispettivi assessori al Lavoro. 
La commissione si avvale di un comitato tecnico-scientifico formato da 7 esperti, di cui almeno 4 donne esperte delle politiche di genere.  

 

TRENITALIA Ritirata la mozione – presentata dai consiglieri Giudiceandrea, Neri e Graziano – relativa alle norme sul bollo per gli autoveicoli e motoveicoli “d’epoca”. È stato lo stesso Giudiceandrea a chiarire l’intenzione di presentare un’organica proposta di legge sull’argomento.  
Via libera, invece, alla mozione (presentata da Flora Sculco) che impegna la giunta regionale a farsi interprete della protesta contro Trenitalia, che ha escluso la Calabria dal nuovo piano di assunzioni. Si tratta, specifica la consigliera di Cir, di «discriminazioni insopportabili, la Calabria merita attenzione e rispetto». L’argomento offre a Tallini il pretesto per un nuovo j’accuse. Il consigliere del Misto, infatti, accusa il governatore di concentrare il suo interesse più sulle cene “politiche”. «La mobilità e i trasporti hanno la nostra massima attenzione», chiarisce Oliverio, che annuncia la volontà della giunta di presentare un nuovo piano regionale dei trasporti da sottoporre all’aula di Palazzo Campanella. Il presidente della Regione ha anche riferito di aver chiesto l’apertura di “tavoli” di concertazione ad hoc con Rfi e Trenitalia. 

L’AFFAIRE CALABRÒ Tiene banco la presunta incompatibilità del segretario generale del Consiglio, Pietro Carlo Calabrò, che avrebbe dovuto – come ha sostenuto in un’interrogazione lo stesso Tallini – andare obbligatoriamente in pensione. Un’interrogazione che il presidente del Consiglio Scalzo ha ritenuto «inammissibile», anche se ha assicurato che l’Ufficio di presidenza «fornirà comunque una risposta entro i 30 giorni previsti dal regolamento». «Lei non ha risposto – replica Tallini –. Nessuno potrà dire, quando domani altri organi si interesseranno alla vicenda, di non essere a conoscenza del problema».

NUCERA PROTESTA Spazio anche per qualche polemica interna al centrosinistra. A incarnarla è Giovanni Nucera (La Sinistra), che chiede maggior ordine e trasparenza riguardo la presentazione di mozioni o provvedimenti non inseriti all’ordine del giorno al momento della convocazione del Consiglio. «Chiedo – spiega rivolto a Scalzo – di essere messo in condizione di esercitare il mio ruolo, altrimenti sarà costretto a votare contro gli ordini del giorno che non conosco». Scalzo, dal canto suo, ha assicurato che il problema verrà affrontato durante la prossima Conferenza dei capigruppo.

 

“CAMPANELLA” Non poteva mancare una risoluzione sulla Fondazione Campanella. Il Consiglio, dopo un acceso dibattito e la temporanea sospensione della seduta per consentire un accordo tra i capigruppo, ha approvato un ordine del giorno unitario (che ingloba due provvedimenti firmati da Arturo Bova e Giuseppe Mangialavori e recepisce alcune eccezioni di Sinibaldo Esposito) con il quale si dà mandato alla giunta regionale di individuare al più presto una soluzione tecnica-amministrativa «che consenta di non disperdere il patrimonio di professionalità» del polo di Germaneto, «salvaguardando i livelli occupazionali e i servizi sanitari finora erogati a favore dei cittadini calabresi». 
«È una situazione difficile da risolvere – ha detto il vicepresidente della giunta Enzo Ciconte –. Assolveremo il nostro compito impegnandoci al massimo per risolvere al meglio i problemi della Fondazione».

 

ALTRI ATTI Disco verde anche alle mozioni sui vigili del fuoco “discontinui” (presentata da Mangialavori), sui danni provocati dal maltempo nel comune di Oriolo (Bevacqua) e sull’accorpamento delle Camere di commercio predisposto dal governo, che non prevede alcun presidio in Calabria (Giudiceandrea).

CORDOGLIO Il Consiglio ha espresso il cordoglio per la morte, avvenuta oggi, del segretario provinciale di Cosenza della Cgil, Giovanni Donato. L’Aula ha osservato un minuto di silenzio. 

Pietro Bellantoni

p.bellantoni@corrierecal.it

 

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