Sorical sospende l'erogazione dell'acqua nel Vibonese

VIBO VALENTIA Rubinetti ancora a secco nel Vibonese dopo la decisione della Sorical dello scorso venerdì (resa nota nella giornata di ieri tramite un documento dalla dirigente di settore Adriana Teti) di interrompere temporaneamente l’erogazione dell’acqua. La misura si protrarrà prevedibilmente fino al primo aprile. Il provvedimento – stando a quanto notificato dalla stessa Società risorse idriche calabresi a otto Comuni compreso il capoluogo – è stato causato dalla riparazione di una perdita nella condotta adduttrice dell’acquadotto Alaco “in agro” di Pizzoni. L’azienda, contestualmente, ha invitato la cittadinanza (interessati sono i Comuni di Sorianello, Pizzo, Pizzoni, Gerocarne, Stefanaconi, Sant’Onofrio, Vibo e Jonadi) a «ridurre i consumi».
Disagi si starebbero però registrando, non solo tra i cittadini, ma soprattutto per i presidi sanitari, come il nosocomio “Jazzolino” del capoluogo, che tuttavia sarebbe stato “foraggiato” dal Comune di 10mila litri di acqua tra ieri e oggi, per far fronte alle necessità primarie dei pazienti che però, uniti a quelli messi a disposizione dalla Prefettura tramite le autobotti dei vigili del fuoco, basteranno appena fino a domani mattina.
Al collasso anche diversi esercizi commerciali, costretti a chiusure anticipate e in tutta fretta a causa dell’impossibilità di erogare i propri servizi.
Sui ritardi da parte dell’azienda al Comune, ma anche di quest’ultimo nei riguardi dei cittadini, è intervenuto – affidando il suo commento a un post – il consigliere del Pd Giovanni Russo: «È vergognoso – ha detto – quello che sta succedendo a Vibo Valentia. Una città senza acqua e ancora una volta un’amministrazione comunale incapace di predisporre persino la fornitura con le autobotti alle scuole e agli asili in tempo utile. Oltre al fatto che alcune attività commerciali sono state costrette alla chiusura temporanea. Chi ha responsabilità – conclude il consigliere – dovrebbe vergognarsi per tanta e tale incapacità che al solito va a discapito dei cittadini vibonesi».