COSENZA «Una gestione marcatamente padronale» del Consorzio Asi di Cosenza. È quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Cosenza che ha portato oggi a un sequestro di beni del valore di 110mila euro, che è stato eseguito questa mattina dalla guardia di finanza di Cosenza. Il provvedimento rigiuarda la gestione del Consorzio. La Procura – le indagini sono coordinate dal procuratore capo Dario Granieri e dal pm Domenico Assumma – ha iscritto nel registro degli indagati Diego Tommasi e Stefania Frasca. I due sono rispettivamente ex presidente del Consorzio ed ex direttore generale. I reati contestati sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e i fatti sono contestati fino al 2014. Gli indagati devono rispondere di reati erariali e penali. Tra i beni sequestrati dal personale della guardia di finanza – guidato dal comandante provinciale, il colonnello Giosuè Colella – ci sono un immobile e diversi conti correnti bancari.
Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni l’ex direttore del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione. Le indagini sono ancora in corso.
Tommasi è stato ex assessore regionale all’Ambiente. Frasca è figlia dell’ex sottosegretario alla Giustizia, Salvatore, ed è nella commissione di valutazione dei lavori di piazza Fera.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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