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«Concessi oltre 4 milioni al Musaba»

Riceviamo e pubblichiamo:   Finalmente il governo regionale ha deciso di assumersi la responsabilità di un cambiamento vero! Riconoscendo il merito degli sforzi di Nik Spatari e Hiske Maas per…

Pubblicato il: 01/04/2015 – 11:25
«Concessi oltre 4 milioni al Musaba»

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Finalmente il governo regionale ha deciso di assumersi la responsabilità di un cambiamento vero! Riconoscendo il merito degli sforzi di Nik Spatari e Hiske Maas per la realizzazione di MusaFondazione Spatari/Maas, del loro amore per la bellezza e per l’arte, della loro spregiudicatezza nel perseguire quello che considereranno giusto, anche se controcorrente, la giunta regionale ha premiato i due artisti con la «concessione di un contributo di quattromilioni e ottocentomila euro per portare a termine il progetto dello storico complesso Santa Barbara/Museo» che dovrà ospitare la ricchissima e completa collezione di Spatari e degli altri artisti moderni e contemporanei di proprietà della fondazione Spatari/Maas. A chi fa cultura d’eccellenza, non serve un contentino, ma un finanziamento importante per consentire al Musaba, la conservazione, la valorizzazione e la fruibilità di un patrimonio creato in quasi 50 anni di ingegno e di lavoro, un riconoscimento che dà forza e valore della continuità e la garanzia del futuro per la fondazione. A Musaba si è realizzato un formidabile equilibrio tra il patrimonio storico e sperimentazione artistico, una strategia iniziata nel 1969 con progettazioni, restauri innovativi, nuove realizzazioni, programmi di formazione e laboratori per studenti, ragazzi e bambini e una attenzione particolare alla comunicazione. I visitatori ritornano sia per la bellezza del parco museo laboratorio, per le opere d’arte visive, sculture e il mosaico monumentale -un capolavoro dell’arte di tutti i tempi di Nik Spatari, sia per i nuovi sviluppi delle opere architettoniche. La formula è arte, architettura, paesaggio vivo. Il paesaggio è un patrimonio culturale fondamentale. L’esempio del Musaba, in cui c’è un equilibrio perfetto che nasce proprio dal rapporto tra l’opera d’arte e l’ambiente che la circonda. Musaba è contraddistinta da un vigore artistico-architettonico e da una severità plastica finora sconosciuta: immagine dell’arte e dell’architetture come sintesi e come potenza espressiva. Il paesaggio, i quattro orizzonti. Sono essi che hanno comandato. «Nel corso degli anni – dice Spatari – sono diventato un uomo. Ho viaggiato attraverso i continenti. Ma non ho che un legame profondo: il Mediterraneo. Appartengo al Mediterraneo fortemente. Il Mediterraneo, re delle forme e della luce. Calabria, luce decisiva e paesaggio imperativo». La ricerca delle forme sotto la luce Dominare lo spazio e la proporzione in tutte le cose, tale è la vera intenzione di Spatari nella sua ricerca plastica. La pittura, il mosaico, la scultura, l’architettura sono specificamente dipendenti dello spazio, legate alla necessità di gestirlo, ciascuna con i metodi appropriati. La chiave dell’emozione estetica è una funzione spaziale. L’architettura di Spatari manifesta un forte interesse per le forme dell’architettura tradizionale di tutti i tempi. L’opera della sintesi artistica spatariana, evidenzia il rapporto con la storia che caratterizza fortemente il modo di procedere del maestro. Vi emergono le tracce delle molteplici fonti che l’artista si è impegnato a descrivere attraverso il lavoro grafico. Il ruolo del disegno come memoria si rivela determinante. Sintesi del costruito ma anche della processualità compositiva. La parte scultorea denota uno straordinario sentimento dello spazio ed una giusta interpretazione di immense possibilità spaziali. L’architettura plasmata come e vera e propria scultura- Costruzione di spazi attraverso volumi puri, ed in particolare, volumi colorati poiché, evidentemente, il colore ha assunto nuovi significati dal punto di vista spaziale. Le opere spatariane sono caratterizzate da una forte espressione scultorea che ricorre a forme e ad associazioni antiche e primitive. Introduce temi biblici, cosmici, mitologici in un vocabolario che mescola l’astrazione simbolica al mondo esterno. Una ricca gamma di proposte testimonia la sensibile ricerca svolta sulle tecniche di lavorazione e sul recupero di antichi riferimenti simbolici, interpretati secondo il linguaggio moderno. Rileggere il passato attraverso una rivisitazione dell’antico, per trarre ispirazione per disegni e colori nuovi dove le figurazioni non sono più di carattere puramente ornamentale.

 

Nik Spatari e Hiske Maas

ideatori del Musaba

 

 

Ovviamente quest’intervento è frutto di uno scherzo che gli artisti Nik Spatari e Hiske Maas – ideatori del mostra laboratorio artistico-architettonico nel Reggino – hanno voluto proporre in occasione del 1 aprile. Un “pesce d’aprile” provocatorio per quelle istituzione calabresi – in primis la Regione – che sembrano voler continuare ad ignorare il patrimonio artistico e culturale racchiuso nel Musaba.

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