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Expo, Confartigianato lancia la sfida

CATANZARO C’è un’unica strada per le imprese calabresi di essere presenti – con il proprio logo e con la propria produzione – all’evento Expo 2015 e non passa dai canali strettamente istituzionali….

Pubblicato il: 01/04/2015 – 14:17
Expo, Confartigianato lancia la sfida

CATANZARO C’è un’unica strada per le imprese calabresi di essere presenti – con il proprio logo e con la propria produzione – all’evento Expo 2015 e non passa dai canali strettamente istituzionali. Una via che conduce alla promozione e alla commercializzazione di quanto di meglio le aziende made in Calabria possono presentare al grande pubblico che in 7 mesi affolleranno Milano. Un’opportunità che non attraversa il Padiglione Italia. Lì le strette regole imposte dal Bureau international des expositions (Bie) – l’organizzazione internazionale che sovraintende alla gestione delle Esposizioni universali – impedisce qualsiasi utilizzo del marchio aziendale a fini pubblicitari e tantomeno la commercializzazione diretta. Né incontri B2B tra aziende e potenziali clienti. D’altronde la strategia degli Expo non potrebbe che essere quella di mettere in risalto i territori che si vogliono rappresentare anche attraverso le loro produzioni, ma solo per finalità culturali. Da qui nasce la scelta di Confartigianato di essere a Milano con un’iniziativa collaterale al grande evento ma “Fuori dall’expo” da cui prende anche il nome. Con lo spazio espositivo “Italian makers village” – parallelo al Padiglione Italia di 1.800 metri quadrati – la principale organizzazione di categoria del Paese punta a far conoscere al grande pubblico mondiale (si calcola che per la esposizione internazionale confluiranno a Milano circa 20 milioni di visitatori provenienti da ogni angolo del Pianeta) la fitta rete di micro, piccole e medie imprese artigiane che caratterizzano l’ossatura del sistema imprenditoriale italiano. E la Calabria ci sarà: con uno spazio dedicato unicamente alla regione punta dello Stivale nella settimana dal 16 al 20 luglio. All’Italian makers village, le aziende di casa nostra potranno esporre le produzioni utilizzando regolarmente il proprio marchio, instaurare rapporti con potenziali clienti e commercializzare direttamente in loco quanto da loro prodotto. Senza alcuna inibizione. Ventisette gli stand allestiti e disponibili a quanti faranno richiesta al sistema regionale di Confartigianato Calabria. Un sistema utile per avviare realmente il processo d’internazionalizzazione delle imprese che per ora l’organizzazione di categoria nella nostra regione sta gestendo in perfetta solitudine. Senza cioè godere ti contributi pubblici né di alcuna forma di sponsorizzazione. A differenza di altre regioni dove l’iniziativa per la sua alta valenza strategica è stata ampiamente sostenuta ad esempio dai sistemi camerali. In alcune regione, proprio le Camere di Commercio hanno aderito all’evento di Confartigianato garantendo la copertura parziale o totale del costo che le imprese dovranno sostenere per essere a Milano. Una scelta che, viceversa, in Calabria – se si esclude la Camera di Commercio di Vibo che ha comunicato l’intenzione di premiare dopo una selezione un’unica azienda saldando i costi della partecipazione all’evento – invece non si è adottata. Almeno finora. L’incontro tra i vertici di Confartigianato Calabria e Unioncamere, infatti, non ha prodotto gli effetti sperati. I tagli di risorse imposte dalla riforma degli enti camerali hanno spezzato le ali alla capacità di impegnare risorse importanti. Così a meno di una compartecipazioni della Regione l’iniziativa – unica per le imprese di reclamizzare le proprie produzioni – resta di fatto preclusa alle piccole e micro aziende calabresi: tranne se non facendo ricorso a risorse proprie. Da qui l’appello del presidente di Confartigianato Calabria. «Invitiamo – ha detto Francescantonio Liberto – Regione e Unioncamere a credere nell’iniziativa che costituisce l’unica opportunità per le piccole imprese calabresi di essere presenti all’evento di Expo Italia. La strada dell’internazionalizzazione fondamentale per la crescita del sistema imprenditoriale passa anche dall’essere o meno presenti a Milano. E mai come ora, con il crollo dei consumi interni, è fondamentale per la Calabria uscire dai confini nazionali».

 

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it

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