La campagna della Cisl per un fisco più giusto

REGGIO CALABRIA Il primo approdo calabrese della campagna della Cisl su fisco e previdenza, finalizzata al sostegno dei consumi, alla determinazione di pensioni più adeguate e alla ridistribuzione equa dei redditi, è proprio la provincia di Reggio Calabria. Presentata questa mattina, nella sede provinciale del sindacato, la campagna di sottoscrizione del progetto di legge di iniziativa popolare “Per un fisco più equo e giusto”.
«La Cisl c’è e intende dare un segnale politico chiaro invocando il rafforzamento dei redditi e delle pensioni e il rilancio del consumo, per il superamento dell’attuale crisi. Al via da oggi anche a Reggio e nella sua provincia – ha spiegato il segretario Domenico Serranò – la campagna per la raccolta di due milioni di firme, nei luoghi di lavoro e di aggregazione di tutto il Paese, che la nostra segretaria generale Annamaria Furlan ha lanciato per riformare il sistema fiscale italiano, nel segno dell’equità e della giustizia sociale. Riteniamo fondamentale in questa ottica – ha proseguito Serranò – l’introduzione di un nuovo assegno familiare con un sistema che accorpi le attuali detrazioni d’imposta per figli minorenni e coniugi a carico, prevedendo una forma di sostegno universale direttamente proporzionale all’aumento dei carichi familiari ed inversamente proporzionale all’aumento del reddito e della capacità economica; invochiamo, altresì, una fiscalità locale al servizio del cittadino con una nuova disciplina che preveda un tetto complessivo di tassazione nazionale collegata a quella locale».
«Puntiamo molto – ha sottolineato il responsabile organizzativo del sindacato Enzo Musolino – all’estensione del bonus di 1000 euro l’anno a tutti i lavoratori con reddito inferiore a 40 mila euro, siano essi dipendenti, autonomi, pensionati, collaboratori, specie se appartenenti alle fasce più deboli, per come indicato nel primo articolo della proposta di legge; riteniamo giuste anche la mancata tassazione della prima casa e la previsione di una imposta patrimoniale ordinaria sulla grande ricchezza netta, dalla quale siano esclusi prime case e titoli di Stato. Non solo fisco ma anche previdenza – ha spiegato Enzo Musolino – con la rivisitazione dei coefficienti pensionistici e la previsione di una maggiore flessibilità in uscita”. Previste nella proposta di legge anche delle misure per ridurre l’evasione fiscale, introducendo meccanismi sperimentali di contrasto di interesse che consentano di scaricare una parte delle ricevute fiscali dalla dichiarazione dei redditi».