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Sonni: «Colpa del Pd se manca un candidato unitario»

LAMEZIA TERME «Città reattiva aveva come obiettivo, fin dalla prima presentazione ufficiale la partecipazione alle primarie, considerate lo strumento più democratico e più trasparente per fare…

Pubblicato il: 02/04/2015 – 16:34
Sonni: «Colpa del Pd se manca un candidato unitario»

LAMEZIA TERME «Città reattiva aveva come obiettivo, fin dalla prima presentazione ufficiale la partecipazione alle primarie, considerate lo strumento più democratico e più trasparente per fare sintesi all’interno di una coalizione composta da soggetti politici diversi. Oggi, pare che anche il Pd abbia scelto questa strada in maniera definitiva, o almeno speriamo». È quanto afferma Tommaso Sonni, componente di Città rearriva e candidato alle primarie del centrosinistra di Lamezia.
«Le primarie – afferma – è giusto ricordare che erano state ritenute un passaggio imprescindibile da tutti i soggetti in campo già da gennaio scorso compreso tutte le componenti del Pd. Infatti, avrebbero dovuto avere luogo prima il 22 marzo, poi il 29 e poi ancora il 4 aprile. Se non sono state fatte è perché proprio il commissario Soriero non aveva intenzione di farle. Il neo commissario del Pd lametino, da vecchio volpone della politica, con le sue dichiarazioni di oggi tenta di far passare il messaggio che il candidato unico dell’alleanza sarebbe Enzo Richichi e che se non dovesse essere condiviso concederà agli altri partiti e movimenti, bontà sua, le primarie. È giusto invece ribadire che se ci troviamo ormai a meno di due mesi dalle elezioni comunali senza un candidato unitario, intaccando così l’immagine del centrosinistra, le responsabilità vanno cercate nelle indecisioni e nelle ambiguità di chi ha la responsabilità della guida del Partito democratico».
«Quello stesso partito – prosegue Sonni – che pur prevedendo lo strumento delle primarie nel suo statuto, ha fatto di tutto, almeno a Lamezia, per farle saltare. L’accordo trovato tra i maggiorenti del Pd a Lamezia è solo di facciata e non potrà che scontrarsi con il bisogno dell’elettorato di centrosinistra che pretende chiarezza e genuina unità d’intenti per governare la città. Noi il 12 aprile, come concordato, saremo alle primarie, speriamo che il Pd non riesca a tirar fuori dal cappello – conclude – qualche altra sorpresa».

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