Padre Fedele Bisceglia invoca giustizia

COSENZA «Voglio giustizia e tornare a celebrare la Messa». Padre Fedele Bisceglia si sfoga, nel giorno del Venerdì Santo, incontrando a Cosenza i giornalisti. L’ex frate ultrà è accusato, assieme al suo ex segretario Antonio Gaudio, per violenza sessuale ai danni di una suora. Sono stati condannati, in primo e secondo grado, rispettivamente a nove anni e tre mesi di carcere e a sei anni e tre mesi. Ma lo scorso 18 settembre la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio le condanne perché «la Corte d’appello deve tenere conto delle prove documentali che erano state prodotte dalla difesa». Il processo d’Appello inizierà il prossimo 9 aprile. Il religioso, all’indomani del suo arresto, avvenuto quasi dieci anni fa, era stato sospeso a divinis ed espulso dall’Ordine dei frati francescani a cui apparteneva. Da sempre, padre Fedele si professa innocente e grida al complotto, ripetendo di non aver mai compiuto né minimamente pensato quella violenza. Questa mattina, davanti alla sede della Prefettura della città dei Bruzi, ha incontrato la stampa per lanciare anche un suo appello alla Chiesa cosentina: «Non posso più vivere senza sacerdozio. Dieci anni sono troppi. Dal momento che le accuse arrivano da una suora, la Chiesa deve intervenire. Sono disposto a un confronto con lei. Ai responsabili di tutto ciò dico di convertirsi».

m.m.