Sarà nelle sale cinematografiche dal prossimo 26 marzo “Onde road”, un film di Massimo Ivan Falsetta girato anche in Calabria. Un viaggio “retrofuturista” alla scoperta di un mondo cult perduto, quello delle radio libere italiane. La musica, i protagonisti di allora e le prime trasmissioni radiofoniche raccontate con stile pop e scanzonato. Tra gli interpreti: Awanagana (nei panni di un terrorista romantico) e Federico l’Olandese Volante (che qui diventa il capo della censura futuribile). Musiche di Fabrice Quagliotti e i Rockets. «Chiunque abbia vissuto la stagione delle radio libere – dice Falsetta – non può che commuoversi nel ricordo di quello che è stato uno squarcio storico di autentica libertà». 1975-2015: 40 anni di radio libere. In occasione di questo importante quarantennale, Distribuzione Indipendente è lieta di annunciare l’uscita nelle sale di “Onde road”, documentario pop del regista Massimo Ivan Falsetta, interpretato da Federico l’Olandese Volante, Awanagana, Fabrice Quagliotti dei Rockets (che firmano anche l’incalzante colonna sonora), i reggini Battaglia e Miseferi, Paolo Pasquali, Barbara Cambrea, Francesca Zavettieri.
Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo degli anni settanta e ottanta, per rivivere su grande schermo il felice periodo delle radio libere in Italia, alla scoperta della musica, dei protagonisti di allora e delle prime trasmissioni sorte in tutto il Paese. A tenere insieme le varie storie e testimonianze che il film accoglie al suo interno, una cornice immaginaria ambientata in un’Italia “retrofuturista”, dove Awanagana (speaker storico di Radio Montecarlo), con un atto terroristico e romantico, blocca tutte le frequenze delle radio moderne, mentre Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile, tenta di rintracciare e neutralizzare il segnale pirata, che pare irradiarsi da un punto imprecisato della Calabria.
Ed è proprio la Calabria – terra natìa del regista nonché prima regione del sud Italia ad alimentare il fenomeno delle radio libere – il centro nevralgico del film, specchio di una stagione indimenticabile, fatta di voci indipendenti, lotte comuni, libera creatività e tanta buona musica, in barba ai monopoli delle reti pubbliche nazionali. Tra le varie location del film, anche il teatro Cilea di Reggio Calabria, in cui sono state ambientate le scene e gli sketch del duo comico Battaglia & Miseferi (Giacomo Battaglia e Luigi Miseferi), tra i protagonisti del film. Sottolinea il regista, Massimo Ivan Falsetta: «La Calabria è una terra che vuole apparire senza mostrare, non a caso serba nel suo ventre primati infelici, come una tra le mafie più sanguinarie, una comunità massonica molto forte e perfino uno dei poli principali della magia nera. Ma appena si è paventata l’opportunità di far sentire la propria voce, si è liberata, contro tutto e tutti: le radio libere sono state l’unico momento di libertà vissuto lontano da ogni condizionamento socio-culturale o mafioso».
Awanagana, speaker storico di Radio Montecarlo, con un atto terroristico ma romantico blocca tutte le frequenze delle radio moderne. Una fantomatica speaker (Francesca Zavettieri), nascosta chissà dove in Calabria, inonda l’etere con trasmissioni di repertorio nazionali degli anni settanta e ottanta. Federico l’Olandese Volante, capo della censura futuribile (un corpo speciale dei servizi segreti), non può tollerare un simile affronto e invia l’agente Barbara Bi (Barbara Cambrea) a setacciare la Calabria, alla ricerca della misteriosa speaker e anche di se stessa. Un viaggio di sola andata nel favoloso mondo delle radio libere, in cui capiterà di tutto e ascolteremo di tutto (rigorosamente contenuti originali), tra balli, risate, incontri ravvicinati con alieni (Fabrice Quagliotti dei Rockets) e un finale persino oltreoceano, a New York.
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