COSENZA Si attende la decisione del gip sul sequestro de beni che ha riguardato la gestione dell’Asi di Cosenza. La difesa di Stefania Frasca ha depositato la richiesta di Riesame avverso al sequestro di beni che ha riguardato il direttore generale dell’Asi di Cosenza. L’avvocato Franz Caruso ha impugnato l’ordinanza del gip che ha disposto, nei giorni scorsi, il sequestro preventivo dei beni di Frasca e dell’ex presidente dell’Asi Diego Tommasi per un valore di 110mila euro. Il provvedimento riguarda la gestione del Consorzio. La Procura – le indagini sono coordinate dal procuratore capo Dario Granieri e dal pm Domenico Assumma – ha iscritto nel registro degli indagati Diego Tommasi e Stefania Frasca.
I reati contestati sono truffa, falsità documentale e abuso d’ufficio. Le indagini sono iniziate nel 2013 e i fatti sono contestati fino al 2014. Gli indagati devono rispondere di reati erariali e penali. Tra i beni sequestrati dal personale della guardia di finanza – guidato dal comandante provinciale, il colonnello Giosuè Colella – ci sono un immobile e diversi conti correnti bancari.
Secondo quanto è emerso, tramite false dichiarazioni l’ex direttore del Consorzio si sarebbe autoassegnata incrementi dei suoi compensi e sia lei che l’ex presidente si sarebbero fatti liquidare rimborsi sulla base di una semplice autodichiarazione. Le indagini sono ancora in corso.
Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it
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