CATANZARO Corsi di formazione per “assistente familiare” in Sicilia e Calabria, una Fabbrica del riuso per la trasformazione e il riutilizzo dei rifiuti a Catania, un ristorante di cucina mediterraneo-asiatico-africana – accompagnato da uno spazio virtuale per la diffusione di cultura gastronomica – a Lecce, l’implementazione di unità di strada e un “banco farmaci”, a cui si possa accedere senza prescrizione medica, in Calabria. Sono alcuni progetti sostenuti dalla “Fondazione con il Sud” per l’inserimento sociale e lavorativo degli immigrati e per il contrasto allo sfruttamento. «Buone pratiche – ha commentato il presidente della Fondazione, Carlo Borgomeo, durante un incontro a Roma – che possono diventare un esempio per la politica». Per sostenere i progetti, la Fondazione ha messo a disposizione 3,7 milioni di euro. 13 le iniziative selezionate, 120 le organizzazioni coinvolte nelle partnership. «Abbiamo affrontato il fenomeno dell’immigrazione – ha sottolineato Borgomeo – in modo realistico, partendo dai diritti, dal lavoro e dalla coesione sociale per creare opportunità concrete sul territorio». Tra i progetti selezionati, anche il lancio di nuove realtà imprenditoriali a Reggio Calabria, dalla cucina a servizi turistici, e di una Fattoria sociale ad Acquaviva delle Fonti (Bari) destinata al co-housing e all’agricoltura sociale; la nascita di una Comunitas della Biodiversità, a Rosarno su un bene confiscato alla ‘ndrangheta, per sperimentare nuove possibilità di inserimento lavorativo; l’avvio di un Africa Food&Fashion district a Foggia, dove saranno serviti cibi tipici africani e venduti prodotti di sartoria realizzati con tessuti africani su modelli occidentali.
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