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Un "selfie" per difendere la legalità

CATANZARO “La solidarietà non basta. Sono stanco di portare solidarietà a chi è stato vittima di attentati, come Arturo Bova ad esempio. Ci troviamo sempre a pronunciare queste parole, ma di fatti …

Pubblicato il: 09/04/2015 – 19:40
Un "selfie" per difendere la legalità

CATANZARO “La solidarietà non basta. Sono stanco di portare solidarietà a chi è stato vittima di attentati, come Arturo Bova ad esempio. Ci troviamo sempre a pronunciare queste parole, ma di fatti concreti non se vedono: qui non esiste lo Stato!”. A risuonare forte nel piccolo Bar Giannino del quartiere Santa Maria di Catanzaro, sono le parole chiare e decise di Roberto Guerriero, consigliere comunale del Psi e vice-presidente del consiglio comunale, durante l’iniziativa organizzata dal circolo locale del Partito democratico “Un selfie per la legalità” a cui ha partecipato l’europarlamentare dem Pina Picierno.
Durante il suo intervento, va oltre alla retorica, Guerriero, e non si nasconde: “Il prossimo 27 aprile faremo un consiglio comunale aperto alla cittadinanza per discutere della questione sicurezza in città, ma le risposte reali che la politica può dare alla città sono pari a zero. Basta con la demagogia, dobbiamo prendere coscienza che la questione deve essere affrontata in maniera ben più ampia e a livelli ben più alti. La ‘ndrangheta è presente sia nel centro che nelle periferie di Catanzaro. Proprio qui vicino, lo sappiamo, ci sono dei capi clan che si sono costruiti delle ville su terreni comunali grazie alla possibilità di farlo che il Comune gli ha concesso: a me non va più di sostenere questa situazione”.
Il bar che ha ospitato l’evento è un luogo simbolo, al centro di un quartiere popoloso e popolare, che quasi è un paese nella città. Un quartiere periferico che si trova a convivere con il degrado della quotidianità.
E la voce delle persone lascia trasparire tutto il disagio e la distanza che la politica ha dal territorio. Giovanni, il titolare del bar che già in passato è stato oggetto di intimidazioni, nel dare il benvenuto ai presenti non può non sottolineare: “La politica ci deve stare vicino. E’ incredibile come, mentre qui parliamo di legalità e sicurezza, contemporaneamente alcuni esponenti della maggioranza del Comune pensano a partecipare ad un incontro sul futuro della destra. E’ una cosa inaudita che oggi il sindaco non sia qui”.
All’incontro ha partecipato anche Arturo Bova, consigliere regionale democratico, vittima di un attentato alle sue autovetture nei giorni scorsi: “Devo ringraziare Pina, non solo per la vicinanza che mi ha espresso, ma soprattutto per aver portato con grande sensibilità e forza, davanti al prefetto, la preoccupazione dei parlamentari europei. A Bruxelles sanno che c’è una gran parte della politica locale che vuole impegnarsi e vuole fare le cose per bene e il loro sostegno è importante perché ci fa capire che non siamo soli. Poi lei viene da una terra (la Campania, ndr) forse anche più complessa della Calabria, quindi il suo interessamento è quello di una persona che comprende profondamente i problemi e può dar vita ad una voce forte”.
Gettate quindi le basi per una collaborazione politica Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro e segretario provinciale del Pd, sulla presenza della Picierno, sottolinea: “Averla qui con noi, testimonia come sia un’amministratrice sensibile e vicina alle nostre difficoltà. Lancio qui la proposta: nei prossimi giorni inviterò tutte le forze politiche ad una manifestazione congiunta per dare un segnale forte di quella sinergia che deve essere la strategia univoca per combattere l’illegalità”.
Poi, sull’intimidazione ad Arturo Bova, rivela: “Arturo è un consigliere regionale che in questo momento concorre ad essere eletto presidente della commissione regionale antimafia. Per quanto mi riguarda, in qualità di segretario Pd, posso affermare che noi faremo di tutto perché sia eletto a ricoprire un ruolo significativo ed importante”.
A concludere l’incontro, Pina Picierno: “Sono qui perché la Calabria non ha rappresentanti a Bruxelles e io mi ero presa l’impegno di rappresentare questa terra nel mio mandato. In questa città, in questo quartiere, c’è bisogno della presenza reale delle istituzioni a qualsiasi livello. Questo tour calabrese mi ha permesso di conoscere da vicino tante situazioni che ora porterò con me in Europa. La politica deve fare la propria parte, consapevoli che questa è una partita delicata, ma che si può vincere. Sono felice di aver preso parte, assieme ad Arturo, ad alcune iniziative e all’incontro con il prefetto di Catanzaro: è importante non lasciare solo chi è stato oggetto di intimidazioni”.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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