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Detenzione di armi e ricettazione, denunciato il titolare del "Baia Tropea"

VIBO VALENTIA Un imprenditore è stato denunciato e suo figlio arrestato nel corso di una perquisizione della squadra mobile di Vibo Valentia nel loro villaggio, il Baia Tropea Resort di Parghelia. …

Pubblicato il: 11/04/2015 – 12:07
Detenzione di armi e ricettazione, denunciato il titolare del "Baia Tropea"

VIBO VALENTIA Un imprenditore è stato denunciato e suo figlio arrestato nel corso di una perquisizione della squadra mobile di Vibo Valentia nel loro villaggio, il Baia Tropea Resort di Parghelia. Domenico Comerci (39), è stato arrestato per una pistola con matricola abrasa trovata nella sua auto. Il padre, Nicola Francesco (67), è stato denunciato per il possesso di 5 cartucce. Gli agenti hanno trovato, in una cella frigorifera spenta, 3 donne dipendenti del villaggio ma prive di contratto. Le donne, intente a svolgere mansioni contabili, alla vista degli agenti, secondo l’accusa, sarebbero state fatte nascondere da padre e figlio all’interno della cella frigorifera chiusa dall’esterno, insieme alla documentazione e ad un pc, che stavano utilizzando, al fine di sottrarle al controllo. Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno poi trovato, nella tasca portaoggetti della portiera lato guida della Volkswagen Golf di Domenico Comerci, parcheggiata all’interno del resort, una pistola a tamburo Smith & Wesson calibro 38 special e con cinque cartucce. Gli investigatori hanno anche recuperato, nascosto in una crepa di un muro, un involucro contenente 2 cartucce calibro 12 a pallettoni, 2 cartucce calibro 12 a pallini e una cartuccia cal. 12 a palla unica. Nicola Francesco Comerci è stato così denunciato in stato di libertà per detenzione illegale e ricettazione. In una cassaforte, infine, sono stati trovati 132.400 euro in banconote da 500, 200, 100 e 50 euro. Nicola Francesco Comerci, al riguardo, ha giustificato il possesso della somma in contanti con un contenzioso con Equitalia che lo ha indotto a non depositare in banca la somma per paura di eventuali sequestri. La perquisizione è stata coordinata dal pm di turno alla Procura di Vibo Valentia Vittorio Gallucci.

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